Riproposto dopo otto anni il concorso organizzato dall’Ufficio scuola diocesano: consegnati 81 premi. Sono stati oltre mille i ragazzi che hanno partecipato Il vescovo Lorenzo Loppa li ha esortati a combattere ogni tipo di indifferenza «mettendosi davanti alle persone con stima, facendo capire che ognuno è prezioso»

Dopo otto anni di interruzione, è stato dunque riproposto all’attenzione degli insegnanti delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e scuole secondarie di primo grado, un tema che mai come oggi ha bisogno di essere approfondito. Una risposta che è stata accolta dagli insegnanti delle scuole della diocesi in modo più che positivo; circa 1000 sono stati infatti i lavori presentati e ben 81 i premi consegnati. Tenendo poi conto che molti lavori sono stati fatti non da singoli alunni ma dal gruppo classe, per cui i bambini coinvolti in realtà sono stati molti di più. A presentare e a dirigere la cerimonia di premiazione Gaetano D’Onofrio, a premiare gli alunni il vescovo Lorenzo Loppa, evidentemente commosso ed entusiasta nel vedere tanta partecipazione, insieme a Carmela Ricci.
I lavori sono stati eseguiti molto liberamente dagli alunni che hanno utilizzato tecniche e strumenti diversi, trattando anche argomenti diversi quali la pace, la famiglia, il bullismo, il rispetto per gli anziani e le donne, l’accoglienza, l’integrazione ... Tre le categorie premiate da tre diverse commissioni: per la categoria disegni la commissione era composta da Rosetta Noto, Enrico Fanciullo, Ugo Colacecchi; per la categoria lavori letterari Fulvio Felli, Luciana Zegretti, Adriano Gioè e per i lavori multimediali Elio Huller e Marco Ludovici.
Il vescovo Loppa ha ringraziato gli alunni e le famiglie intervenute e tutti gli insegnanti che, con la loro pazienza e il loro amore, trasmettono i valori fondamentali della vita e dell’individuo; soffermandosi poi sul significato della gioia del Vangelo, il presule ha dato quindi tre consigli per vivere bene il rapporto con l’altro e per combattere l’indifferenza invitando a porsi davanti alle persone con stima, facendo capire che sono un valore; dire che ognuno di noi è un mistero grande nel grande mistero di Dio e, infine cercare di vedere le persone come amici, non come rivali, semplicemente come diverse da noi senza competizione. D’altro canto, la Chiesa di Anagni–Alatri, proprio grazie all’azione pastorale di Loppa, da anni sta battendo molto sul tasto dell’educazione dei giovani, con particolare riferimento ai luoghi di incontro e formazione: la scuola, per l’appunto, e la famiglia.
A tutti i partecipanti sono stati infine consegnati gli attestati di partecipazione, ai vincitori le medaglie e agli Istituti che hanno aderito, una targa ricordo. Il premio per il maggior numero di lavori presentati è stato consegnato all’Istituto Comprensivo di Anagni 2 che ha ricevuto in dono un videoproiettore. Parole di ringraziamento per il lavoro svolto, dal direttore dell’ufficio scuola sono arrivate anche da Maria Pia Ippoliti nei confronti di tutti i partecipanti, in particolare i bambini e i ragazzi che rappresentano la speranza del presente e del futuro del nostro Paese, le loro famiglie, ma anche i dirigenti scolastici e tutti gli insegnanti che si sono adoperati ed hanno collaborato con le insegnanti di religione cattolica nel diffondere il valore della vita.