
Il presepe partirà da Porta Garibaldi, in quel centro storico di Torre che, con i suoi vicoli e scorci incantevoli, anche questa volta donerà alla sacra rappresentazione un’atmosfera a dir poco suggestiva e di raccoglimento, che permetterà di cogliere anche l’essenza del presepe. Il percorso, che si snoderà dunque attraverso le stradine e le piccole piazze, terminerà nella parte alta del paese, nel castello Caetani che fu di papa Bonifacio VIII, per l’occasione aperto al pubblico.
«Si tratta di un appuntamento interessante anche per riscoprire le tradizioni e i prodotti locali legati alla cultura contadina – si legge in una nota della Pro Loco –. Il nostro presepe vivente parla e racconta di fatti e persone. Le cantine e le piazze illuminate esclusivamente da fiaccole e fuochi verranno addobbate con materiali appositamente ricostruiti e solo con prodotti poveri ed antichi. Al mercato si barattano le merci, si vendono i prodotti degli artigiani che sono all’opera nelle botteghe, mentre i pastori accudiscono gli animali (veri) e si scaldano ai falò. I soldati romani sovrintendono al censimento e sono a guardia del palazzo reale e di tutta la nobile corte», inoltre «sarà possibile incontrare artigiani al lavoro e attorno al fuoco: i falegnami, fabbri, lanaioli, agricoltori e tanti altri. Una piccola sosta nelle varie postazioni e cantine per assaggiare i prodotti locali, come ricotta calda, vin broulè, miele, bruschetta ed infine un piatto di pasta e fagioli, dopo aver visitato il castello e il palazzo di Erode, che dall’alto vigila sul borgo. Accompagnati dai pastori si giungerà infine alla capanna della Natività che sarà sistemata all’interno del Castello».