Cinquemila persone hanno visitato ad Alatri la mostra “Il Cristo svelato”, allestita nella Chiesa degli Scolopi e chiusa nei giorni scorsi, con il dipinto che è tornato così nello spazio originario della Concattedrale di San Paolo, sempre nella città ernica. Visitatori giunti da ogni parte d’Italia, e a decine anche dall’estero, richiamati da un tam tam mediatico che ha dato ragione della bontà dell’iniziativa presa a suo tempo dall’Associazione Gottifredo di Alatri.
Giovedì 4 maggio aprirà i battenti ad Alatri, nella Chiesa degli Scolopi, la mostra “Il Cristo svelato”, sul capolavoro della Pietà di Girolamo Troppa, Maestro del Barocco, conservato nella Concattedrale. La mostra resterà aperta fino al 18 giugno, è curata da Mario Ritarossi, con la collaborazione di Eugenia Salvadori, e si deve all’Associazione Gottifredo che l’ha realizzata senza fondi pubblici.
Riparte, ed arriva così al quinto anno consecutivo, il corso di cucina e sala dell’Associazione di genitori e volontari Insieme Alatri onlus, un sodalizio che si occupa di assistenza e inserimento di persone con disabilità. Lo scorso anno si è trattato di un tour gastronomico della penisola, mentre per questo 2018 le serate Insieme raccontano gli ingredienti di una volta: la zucca, la castagna, il fungo e la zucchina.
Si sono conclusi ad Alatri i festeggiamenti in onore di san Sisto I, Papa e martire, patrono della città. Un denso programma religioso al quale ha dato il fattivo contributo la Confraternita di San Sisto, il cui commissario Enzo Martufi commenta il buon esito dei festeggiamenti.
Il vescovo Lorenzo Loppa ha presieduto la Messa pontificale per la festa religiosa del patrono di Alatri. Dal presule è arrivata l’esortazione a tenere presente il tempo di Pasqua e a camminare lungo due direttrici molto precise: la comunione fraterna e la preghiera filiale: «Rendiamo i nostri percorsi umani più evangelici».
Storico accordo ad Alatri: insieme rievocazione artistica e iniziativa religiosa.
Edoardo Gabrielli |
9/3/2018 Il mensile diocesano pubblicato per la prima volta 18 anni fa e subito divenuto uno strumento importante. Nell’editoriale di apertura don Domenico Pompili, allora direttore del giornale e ora vescovo a Rieti, spiegava: «Sempre più disorientati tra i mass media in rete». Oggi ci sono anche la versione online e la pagina Facebook.
Giorgio Alessandro Pacetti |
20/12/2017 Fino al 7 gennaio prossimo sarà possibile ammirare presso il chiostro di San Francesco di Alatri centinaia di presepi artistici.La mostra da non perdere, dal titolo “Segui la stella”.
Era il 27 ottobre del 1927 quando cinque religiose, provenienti dal Piemonte e più esattamente dal borgo di Ronco di Griffa, arrivarono ad Alatri, guidate da Madre Scolastica Cattaneo. Sul tronco della Regola benedettina, il monastero al centro del paese accoglieva così le monache dell’Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento, fondate da madre Mectilde De Bar.
Il sito internet della diocesi rinnovato graficamente e nei contenuti; il mensile Anagni– Alatri Uno sbarca su facebook e ha già raccolto centinaia di amici in pochi giorni. Sono queste le novità “social” dei mezzi di comunicazione che, insieme a questa pagina domenicale su Avvenire, la diocesi ha deciso di mettere in campo.