
Le compagnie hanno portato il loro saluto, alla presenza del vescovo Lorenzo Loppa e del rettore del santuario, don Alberto Ponzi. Il vescovo Loppa ha tenuto a ringraziare i fedeli dei sodalizi devoti alla Santissima Trinità, ricordando che «La parola compagnia viene da compagnis, ossia mangiare il pane insieme e, noi siamo quelli che mangiano il pane insieme a Gesù e che devono condurre una vita eucaristica mettendosi a disposizione degli altri. Affidiamo alla Santissima Trinità il nostro cammino in questo momento che non è facile per nessuno, per le famiglie, per i singoli, per le comunità cristiane. Come diocesi abbiamo un impegno grande, quello dell’educazione dei ragazzi e dei giovani, ci auguriamo di poterli vedere protagonisti attivi, efficaci e veramente concreti, augurando buon cammino a tutti», ha concluso il vescovo di Anagni–Alatri, non prima però di aver rimarcato «Lo spettacolo di devozione e fede» offerto dal gran numero di pellegrini presenti.
Da parte sua, don Alberto Ponzi ha sottolineato il fatto che «si chiude un anno così ricco di tante presenze, ma soprattutto ricco di tante persone che si sono sentite amate e accompagnate dalla Santissima Trinità. Il bilancio di quest’anno è veramente bello, con una partecipazione di circa 400mila pellegrini venuti qui per passare davanti all’immagine della Trinità e per chiedere grazie; è stato un anno ricco perché tutto è andato bene e non ci sono stati grossi problemi, la cosa più bella è la gioia che riempie i cuori dei pellegrini che vengono qui al santuario».
Adesso il santuario della Santissima Trinità resterà chiuso fino al 1° maggio del 2018, vista la difficoltà – soprattutto a causa delle nevicate – di salire d’inverno lungo i tornanti che dal paese di Vallepietra si arrampicano fino agli oltre mille metri del sacro speco.