I presbiteri delle diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino, Chiese unite in persona episcopi dal novembre 2022, hanno vissuto giovedì scorso 15 giugno una giornata di condivisione con il vescovo Ambrogio Spreafico e tra di loro, recandosi prima a Sant’Angelo in Formis e poi a Caserta vecchia. Un bel momento, a detta di tutti gli entusiasti partecipanti, vissuto anche in vista di quella Giornata della santificazione sacerdotale voluta da san Giovanni Paolo II nel 1995 e celebrata esattamente il giorno dopo.
Una ottantina di sacerdoti, assieme a 4 diaconi, sono così partiti da Frosinone alla volta di Sant’Angelo in Formis, vicino Capua, dove hanno potuto visitare la chiesa abbaziale, ricca di un ciclo di affreschi voluto dall’abate Desiderio di Montecassino e illustrato nel dettaglio ai sacerdoti ciociari da un confratello del luogo. Ma questa tappa tra le navate della chiesa campana impreziosite da scene dell’Antico e Nuovo Testamento è stata anche l’occasione per una meditazione del vescovo Spreafico che, rivolgendosi ai sacerdoti presenti, li ha esortati ad una sempre maggiore conoscenza tra loro, fatta di collaborazione piena e comunione. Tra l’altro, va rimarcato come molti dei sacerdoti delle due diocesi limitrofe già si conoscono e sono amici da tempo, anche e soprattutto, ad esempio, per aver frequentato insieme il seminario Leoniano. L’invito ulteriore che il presule ha fatto è stato dunque quello ad una piena e autentica fraternità sacerdotale, ricordando ai preti anche l’importanza di liturgie sempre più inclusive, con un’attenzione pure ai tempi e naturalmente ai contenuti delle omelie.
Dopo questa prima tappa e prima del ritorno a casa, i due torpedoni si sono diretti alla volta di Caserta vecchia, ovvero in quella parte della città forse ingiustamente penalizzata rispetto alla più conosciuta zona della Reggia, ma che vanta testori di arte e fede, come quel Duomo in cui i presbiteri delle due diocesi si sono ritrovati per celebrare Messa. E anche in questa occasione monsignor Ambrogio Spreafico si è rivolto ancora una volta ai sacerdoti, prendendo spunto dal Vangelo del giorno, raccomandando loro l’accoglienza, il rispetto, la cordialità, l’uso della tenerezza nel linguaggio perché questa è la missione sacerdotale e perché tutti riconoscano che i preti sono strumenti dell’amore di Cristo.
Igor Traboni