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A piedi fino ad Assisi: il racconto di due giovani pellegrine

17 Luglio 2024

A piedi fino ad Assisi: il racconto di due giovani pellegrine

Ore 5 del mattino, si parte alla volta della stazione per prendere il treno che ci porterà fino a Roma e da lì a Spoleto. Siamo in quattro, un po’ assonnati, ma con una voglia matta di iniziare questo cammino che ci porterà fino ad Assisi sulle orme di San Francesco. Con il nostro grande zaino sulle spalle affronteremo quattro giorni di cammino nella valle spoletana, toccando diversi borghi suggestivi immersi negli uliveti: Poreta, Trevi, Foligno, Spello e tanti altri piccoli centri abitati con tante storie da raccontare. Arrivati a Spoleto prima sosta al duomo di Santa Maria Assunta per affidare al Signore e a Maria il nostro cammino. Da qui inizia ufficialmente la prima tappa che ci porterà fino a Poreta. Ci aspettano 15 chilometri di saliscendi, piuttosto assolati. Attraversiamo innumerevoli paesini, il caldo si fa sentire, per cui appena troviamo una fontanella non perdiamo occasione per una sosta e per rinfrescarci un pochino. Arrivati nel piccolo borgo di Poreta ci rechiamo dalla signora Rosella, un’istituzione lungo la via di Francesco, pronta ad accogliere a braccia aperte i pellegrini per una sosta rigenerante e anche per fare due chiacchiere. Dopo aver mangiato qualcosa ripartiamo, per oggi il nostro cammino non termina qui, ci rechiamo a Campello sul Clitunno dove per la notte saremo ospitati nelle sale di un oratorio. Dopo una doccia di fortuna con secchi e brocche, celebriamo Messa, ceniamo e sistemiamo i nostri sacchi a pelo per la notta e cerchiamo di dormire perché domani ci aspetta un altro giorno di cammino. Il giorno seguente di buon mattino riprendiamo i nostri zaini e ripartiamo alla volta di Trevi. Lungo il cammino, sempre immersi nella natura incontaminata, incontriamo tante edicole dedicate a Maria, ci fermiamo per una preghiera ogni volta che ne incrociamo una.

A pochi chilometri da Trevi facciamo sosta per una visita all’eremo delle Allodole, un posto meraviglioso immerso nel silenzio, luogo di preghiera e meditazione, abitato da quattro suore laiche che accolgono tutti i pellegrini che hanno il piacere di conoscere la storia pluricentenaria di questo posto. Ci raccontano dell’eremo dove molto probabilmente anche Francesco nei suoi viaggi ha sostato, ci offrono un ottimo sciroppo di sambuco e dopo una breve visita dell’eremo ci congedano con una preghiera. Ripartiamo per affrontare gli ultimi chilometri che ci separano da Trevi, paese immerso negli ulivi che vediamo da lontano con la caratteristica cupola verde del suo duomo. Dopo aver bevuto una bevanda rinfrescante nella piazzetta del paese siamo ospitati per la notte nel monastero delle Clarisse. Qui ritroviamo Christian e Peppe due frati francescani che già abbiamo incontrato sul cammino nella tappa di ieri e partecipiamo tutti insieme alla Messa celebrata da don Luca Fanfarillo, ceniamo e ci ritiriamo per la notte.

Il giorno seguente partiamo alla volta di Foligno, per una tappa piuttosto semplice, pochi chilometri e quasi tutti in pianura, arriviamo infatti molto presto a Foligno, abbiamo così la possibilità di visitare la città, celebrare Messa e assistere all’arrivo di una tappa del Giro d’Italia femminile, proprio nel centro della città umbra. Dormiamo nell’ostello di Foligno e domani mattina sveglia molto presto per percorrere gli ultimi 19 chilometri che ci separano da Assisi. Durante l’ultima tappa attraversiamo il paese di Spello e poi lungo la suggestiva via degli ulivi giungiamo ad Assisi.

Arrivare ad Assisi, con la sua atmosfera di sacralità, è stato il culmine di questo viaggio spirituale. Facciamo visita al monastero di San Damiano dove Santa Chiara vive gran parte della sua vita insieme alle sue sorelle e dove san Francesco compone il Cantico delle Creature. Poi finalmente giungiamo dinanzi alla Basilica e i nostri cuori si sono riempiti di gioia e gratitudine. Particolarmente emozionati ci fermiamo in preghiera dinanzi alla tomba di San Francesco e partecipiamo alla messa del pellegrino. Il giorno seguente facciamo visita alla chiesa di Santa Chiara, al santuario della Spoliazione dove ci fermiamo in preghiera dinanzi alla tomba del beato Carlo Acutis, alla chiesa di San Rufino dove sia Chiara che Francesco hanno ricevuto il battesimo e dove è conservata la reliquia del cuore di Carlo Acutis e infine a Santa Maria degli Angeli. Da qui riprendiamo il treno per tornare a casa.

Sono stati cinque giorni in cui camminare ha insegnato a ciascuno di noi a non avere fretta, a tornare a vivere il mondo alla velocità dei nostri passi, tornare alle origini, vivere dell’essenziale. Abbiamo imparato a rispettare il passo dell’altro, ad attendere chi è più lento e far propria la fatica dell’altro. Abbiamo imparato a non abbatterci, a tirar fuori il meglio di noi stessi anche quando le forze vengono meno, potendo sempre confidare sui nostri compagni di viaggio. Alla fine di questo cammino, portiamo con noi non solo i ricordi dei luoghi visitati, ma anche una nuova consapevolezza: la Via di Francesco non è solo un percorso fisico, ma un viaggio dentro se stessi. Ogni passo, ogni preghiera, ogni momento di silenzio ci hanno avvicinati a una comprensione più profonda di noi stessi e del nostro rapporto con Dio. E mentre lasciamo Assisi, sappiamo che questo viaggio continuerà a vivere dentro di noi, guidandoci e ispirandoci nella nostra quotidianità.

di Elisa Finocchio e Ilaria Fiorini

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