Annunciatori del Vangelo in parole ed opere nell’Italia di oggi, uomini del dono e del perdono,
costruttori di relazioni, attivi al fianco delle famiglie in difficoltà, degli anziani e dei giovani in
cerca di occupazione. I sacerdoti offrono il loro tempo, sostengono le persone sole, accolgono i
nuovi poveri, progettano reti solidali offrendo riposte concrete. Si affidano alla generosità delle
comunità per essere liberi di servire tutti e svolgere il proprio ministero a tempo pieno.
La Giornata Nazionale di sensibilizzazione per il sostentamento del clero, giunta quest’anno
alla XXXVI edizione, richiama l’attenzione sull’importanza della missione dei sacerdoti, sulla
bellezza del loro servizio e sulla corresponsabilità.
“La Giornata Nazionale – spiega il responsabile del Servizio Promozione per il Sostegno Economico
alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – è una domenica in cui tutti noi praticanti
esprimiamo la nostra gratitudine per il dono di sé che i nostri sacerdoti ci fanno ogni giorno,
testimoni del Vangelo di Gesù, punti di riferimento nelle comunità, uomini di fede, speranza e
prossimità. È un nostro dovere ed è necessario un impegno collettivo per sostenerli nella loro
missione, … anche economicamente”.
“I sacerdoti – aggiunge Monzio Compagnoni – sono chiamati a spendersi interamente per le
comunità loro affidate, e lo fanno ogni giorno in modo silenzioso e bellissimo. Per noi fedeli l’unico
onere è quello di prenderci cura di loro e permettere loro di poter svolgere la propria missione
sostenendoli anche economicamente. Le offerte deducibili sono lo strumento per garantire il loro
sostentamento e la testimonianza della propria corresponsabilità alla vita della Chiesa. Basta
un’offerta una volta l’anno, anche piccola, per essere veramente parte di questa famiglia”.
Nonostante siano state istituite 40 anni fa, a seguito della revisione concordataria le offerte
deducibili costituiscono un argomento ancora poco compreso dai fedeli che ritengono sufficiente
l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario
per il proprio fabbisogno.
Nate come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, le
offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa
cattolica in quanto espressamente destinate al sostentamento dei preti al servizio delle 226 diocesi
italiane; tra questi figurano anche 300 preti diocesani impegnati in missioni nei Paesi in via di
sviluppo e 2.552 sacerdoti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio degli altri e del
Vangelo. L’importo complessivo delle offerte nel 2023 si è attestato appena sotto gli 8,4 milioni di
euro in linea con il 2022. È una cifra ancora molto lontana dal fabbisogno complessivo annuo, che
ammonta a 516,7 milioni di euro lordi, necessario a garantire ai circa 32.000 sacerdoti una
remunerazione intorno ai mille euro mensili per 12 mesi.
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