In tre giorni, dal 17 al 19 marzo, si sono svolti gli esercizi spirituali per giovani e adulti associati e simpatizzanti dell’Azione Cattolica diocesana.

Un gruppo di una trentina di persone, guidato da don Bruno Durante, si è ritrovato presso il Centro Santa Maria dell’Acero a Velletri, diocesi di Velletri-Segni, accolti dalle Suore Apostoline e dalla madre superiora suor Debora Aglietti.

L’attenzione alla cura spirituale dei propri aderenti ha portato i responsabili diocesani di AC a desiderare e realizzare con ogni cura possibile questo appuntamento di discernimento e incontro con il Signore, declinandolo secondo l’icona biblica che guida il cammino associativo annuale “Andate dunque!” (Mt 28,16-20).

Una vera e propria pausa, un momento di raccoglimento contro la distrazione e la dispersione della vita quotidiana, come ha voluto introdurre don Bruno in qualità di predicatore di questi esercizi.

Un invito il suo a lasciarsi separare e portare fuori dalla quotidianità ottundente che ci dà una vista corta sulla nostra vita, fermarsi a curare lo sguardo, bisognosi di essere condotti nel cammino spirituale, per poter vedere finalmente con gli occhi dello spirito ed attuare una vera “ecologia del cuore” capace di ricentrare i propri pensieri in Dio (persone, progetti, lavoro, cose materiali).

Lettura, meditazione, adorazione, contemplazione, condivisione e azione sono state le linee tracciate per guidare i presenti a mettere la propria vita alla presenza del Signore, il proprio essere in cammino con Lui sull’esempio di Noè, dei discepoli di Emmaus, con richiami ai contenuti dell’enciclica Laudato Si’ e all’esortazione apostolica Gaudete et exultate, recuperando la dimensione del silenzio, perché “Dio ci parla quando ci trova in silenzio” come ricorda un pensiero del beato don Giacomo Alberione, fondatore della congregazione delle Suore Apostoline.

Gli esercizi si sono chiusi per ciascuno con l’invito a scegliere un altro corso nelle vicende della propria vita, un proposito per il rientro a casa, un cambiamento netto per se e in relazione ai fratelli.

Il cristiano, infatti, con i suoi valori è chiamato ad animare le cose temporali di questo mondo, la testimonianza cristiana – l’essere “credenti credibili” – deve essere allora una narrazione esistenziale e non una pratica dottrinale, come lo è la storia della salvezza voluta da Dio.

Oltre ai frutti spirituali personali, il momento di condivisione finale con tutti i presenti, ha consegnato ai responsabili di AC un proposito per tutta l’Associazione, un impegno importante: potenziare e diffondere l’appuntamento con gli esercizi per consentire ad un numero sempre maggiore di persone di sperimentare l’abbondanza di doni spirituali che Dio concede generosamente in questi momenti privilegiati di comunione con Lui.

A cura dell’AC Diocesana

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