Chiesa Maria SS. Liberatrice “La Donna” (Alatri)

La chiesa della Donna di Alatri è ubicata al di fuori del centro antico, a pochi metri dalla stazione ferroviaria; il suo impianto è a tre navate e risale al XV secolo ed il più antico documento in cui la si nomina Rogito del 1/8/ 1494 ; nel 1450 fu istituita La confraternita con nome di Maria Santissima. Nel 1815 La confraternita fu denominata Santa Maria della Libera e successivamente nel 1906 si apportano modifiche tra le quali l’apertura di una porta ad Oriente. Nel 1914 l’ingresso della chiesa fu ribaltato, con la costruzione della scalinata, probabilmente per l’affaccio sulla strada che portava alla ferrovia e quindi ridisegnato il prospetto in stile gotico con due finti campaniletti. L’interno, risulta essere una sovrapposizione di stili dal XV al XIX secolo ben amalgamati che danno all’edificio religioso un’inaspettato interesse. La chiesa in origine doveva essere affrescata se ne hanno resti sul lato destro della parete di entrata, una Madonna con bambino del XV secolo attribuita ad Antonio di Alatri ed un altro che prende tutta la parete al piano superiore del vestibolo del coro, sempre del secolo XV che raffigura una serie di santi. Pregevoli e curiosi sono anche i soffitti delle navate laterali che non scendono a spioventi sul muro perimetrale, ma sono a capanna, riprendendo la chiave dell’arco a sesto acuto.Quello invece sopra l’altare maggiore è a carena rovesciata formante una volta a botte cassettonata.
I soffitti della navata centrale furono restaurati nel 1869 dall’architetto Senesi mentre la facciata esterna, dietro l’altare maggiore, mantiene ancora l’antica porta sopra la quale all’interno della lunetta si scorgono i resti di un affresco del XVII secolo.

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