Santuario Madonna delle Cese (Collepardo)

Custodia Diocesana
Note Storiche
A poche centinaia di metri, a sud della Certosa di Trisulti, si trova il Santuario della Madonna delle Cese, in territorio di Collepardo. In origine era una semplice grotta, incastonata in una grande roccia, immersa nel verde dei monti Ernici, scelta da un eremita, per meglio vivere in preghiera ed in solitaria meditazione.
Pur in assenza di apposita documentazione, sappiamo che essa è antecedente alla certosa di Trisulti, fatta edificare da papa Innocenzo III, all’inizio del XIII sec.
D’altra parte, la catena dei Monti Ernici aveva già fatto registrare la presenza di santi eremiti, come Sant’Agnello in territorio di Guarcino (VI sec.), San Domenico di Foligno, in altra grotta,  posta a nord-est di Trisulti , sotto monte Rotonaria(X sec.).
L’attuale chiesetta della Madonna delle Cese è stata edificata dai Certosini , vicino l’originaria grotta, nel XVII sec., con migliorie apportate nei secoli successivi.
Al Santuario si accede percorrendo una via scoscesa, costeggiata da gruppi scultorei,  allocati  negli ultimi decenni del secolo scorso, rappresentativi dei misteri gaudiosi.
A seguito di un furto di oggetti donati alla Madonna, il popolo di Collepardo decise di riparare l’offesa con una corona d’oro, da porre sul capo della Madonna stessa, correva l’anno 1926.
Successivamente, nel 1947,  i Certosini lasciarono Trisulti,  dopo sette secoli di permanenza. A loro subentrarono i monaci Cistercensi di Casamari, che continuarono ad avere cura del Santuario della Madonna delle Cese, fino alla loro recente dipartita. Ma questa è un’altra storia !
Tuttavia, il Santuario continua ancora oggi ad essere meta di pellegrini, che nel mese di maggio e l’8 agosto ( giorno della citata incoronazione) accorrono ad invocare il perdono , il conforto e la protezione della Madre celeste.
Il compianto Don Giuseppe Capone  ( di Collepardo) ebbe a scrivere:” Nostra Signora delle Cese….qui veniamo ad invocarti con la confidenza come nei giorni dell’infanzia… 
questa grotta che s’apre al primo sole del mattino indica, a chi non  teme il mistero, che la luce vince la notte, e il nuovo giorno può sempre illuminarsi di speranza …”
Testo di Giulio Maurizio Giacomini
Santuario della Madonna delle Cese
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