“La Pace in Azione” con la Marcia di AC ad Anagni

Continuiamo a guardare con profonda inquietudine e preoccupazione i tanti fronti di guerra sparsi nel mondo intero, molti dei quali sconosciuti e colpevolmente dimenticati dai mezzi di informazione e, non di rado, anche da noi stessi. Allora, ci prepariamo a celebrare nelle vite delle nostre comunità il Mese della Pace che ha come slogan “La Pace in Azione”. Non è solo uno slogan, ma un invito a vivere il Mese della Pace in cui ciascuno di noi diventa protagonista, sceneggiatore e regista di una storia di giustizia e riconciliazione, perché la pace non è solo un ideale passivo o un concetto teorico, ma un processo attivo che richiede sforzo, iniziativa e partecipazione concreta. Tutti gli anni l’Azione Cattolica Diocesana tiene in un paese diverso della diocesi, la tanto attesa Marcia della Pace, coinvolgendo le parrocchie, le scuole, la società civile, tutti gli uomini e donne impegnati a promuovere una cultura della pace. Nel mese di gennaio, i gruppi parrocchiali (Adulti, Giovani e ACR) riflettono e si interrogano sulla proposta del Papa per la Giornata Mondiale della Pace. In questo Mese della Pace si è dunque riflettuto sul significato profondo di una giustizia che non cerca vendetta, ma riparazione; che non divide, ma unisce; che non punisce, ma trasforma. È una giustizia che richiede il coraggio di ascoltare, il desiderio di comprendere e la volontà di guarire. Ogni gesto, anche il più piccolo, può diventare il ciak iniziale di un racconto di pace: dall’accoglienza di chi ha sbagliato alla promozione di percorsi di riconciliazione e perdono. «La Pace – ricorda Papa Francesco – è un dovere di tutti qualsiasi sia il ruolo che ci è affidato. La pace, infatti, non può essere costruita dal gioco del singolo, ma necessita degli sforzi di tutti perché possa essere vissuta e realizzata». Nel primo pomeriggio di sabato 25 gennaio, ci siamo ritrovati in tantissimi ad Anagni, a Porta Cerere, per iniziare il cammino per le strade della città verso la Cattedrale. La Presidente diocesana e l’Assistente generale diocesano hanno accolto l’arrivo del Sindaco (e parte del Consiglio comunale) che ha dato l’inizio alla marcia con un breve saluto. In tanti hanno raccolto l’invito alla partecipazione, che è stata veramente significativa e oltre ai gruppi parrocchiali diocesani di AC e alla Delegata regionale, hanno partecipato rappresentanti del Movimento dei Focolari, delle Comunità Neocatecumenali, della Caritas, dell’Oratorio Pier Giorgio Frassati, delle Congregazioni religiose, dei Sacerdoti, dei gruppi parrocchiali del catechismo e tanta gente di buona volontà. Un bel momento di cammino insieme, in spirito sinodale e di condivisione gioiosa. La Marcia è stata avviata dall’Assistente unitario leggendo il brano del Vangelo Mt. 6,5-13 e con un momento di riflessione Una lampada, simbolo di luce del Giubileo, ha aperto il corteo al cui seguito, con canti, striscioni colorati e cartelloni carichi di messaggi di pace hanno riempito le strade. Durante il percorso, tre sono state le tappe con una parola chiave ad ogni fermata. Le tre parole affidate alla riflessione partendo dal messaggio di Papa Francesco per la 58° giornata mondiale della pace sono state: per gli adulti “Il Perdono”, per i giovani “La Restituzione” e per i bambini “La Speranza”. Ogni tappa è stata affidata ad un settore, partendo dagli adulti, ai giovani e all’ACR, sempre con un breve momento di profonda e silenziosa riflessione. La lampada intergenerazionale ci ha accompagnati durante tutto il cammino del corteo, alternando ad ogni tappa il settore che la portava nel cammino. All’arrivo in Cattedrale, il coro parrocchiale ci ha accolto con l’inno del Giubileo, e con il Parroco abbiamo concluso con il momento di preghiera che è stato animato da tutti i rappresentati dei movimenti e gruppi presenti. Al termine come segno la Presidente diocesana a nome dell’Azione Cattolica Diocesana ha donato ad ogni associazione parrocchiale, ai rappresentanti dei gruppi ai movimenti presenti, alle congregazioni religiose, il cero del Giubileo come segno “Di una comunità che fa luce”. Il momento conclusivo è stato “L’abbraccio”. Riprendendo il discorso che papa Francesco ha fatto all’Azione Cattolica Italiana il 26 aprile 2024 a Roma che parlava della cultura dell’abbraccio, dell’abbraccio che manca, abbiamo invitato tutti i presenti ad abbracciare il vicino con un abbraccio donato, un abbraccio di gioia e di pace culminato in un fragoroso applauso. L’iniziativa di Pace 2025 “La Pace in Azione” sosterrà “Amunì”, progetto di Libera che coinvolge ragazzi tra i 16 e i 20 anni di età sottoposti a procedimento penale da parte dell’Autorità giudiziaria minorile. Nato in Sicilia nel 2011, negli anni ha portato all’attivazione di decine di percorsi in tutta Italia, coinvolgendo circa 1500 ragazzi e ragazze. Il progetto si avvale del Protocollo tra il Ministero di Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e Libera per promuovere percorsi di prevenzione. La Presidenza diocesana ringrazia il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Anagni, la Polizia Municipale, la Delegata regionale Lazio, le Associazioni parrocchiali di Azione Cattolica Diocesana Anagni-Alatri, i paesi e città di Anagni, Alatri, Mole, Tecchiena, Fumone, Fiuggi, Acuto, Sgurgola, Piglio, il Movimento dei Focolari, la Comunità Neocatecumenale, la Caritas, l’Oratorio cittadino “Pier Giorgio Frassati”, le Congregazioni Religiose, i Sacerdoti, i catechisti e le catechiste e tutti e tutte per la partecipazione in un cammino d’insieme , verso una cultura di pace. “Non possiamo tacere! La pace è una urgenza, un diritto e una necessità!” A cura della Presidenza Diocesana di Azione Cattolica Anagni-Alatri