“L’angelo dei poveri” suor Elisabetta Jacobucci, di Trevi nel Lazio, è Venerabile
Papa Francesco, ricevendo in udienza il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha autorizzato la promulgazione del Decreto riguardante le virtù eroiche della Serva di Dio Elisabetta Jacobucci, religiosa professa delle Suore Francescane Alcantarine. Nata a Trevi nel Lazio, allora in diocesi di Anagni, il 23 luglio 1858, suor Elisabetta è morta a Meta di Sorrento, in diocesi di Sorrento, il 10 febbraio 1939. Nei giorni scorsi lo stesso cardinale Semeraro ha presieduto una celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Sorrento, in onore della Venerabile suor Elisabetta Jacobucci, le cui virtù sono state trasmesse oralmente ad alcuni anziani di Trevi nel Lazio, compresi alcuni parenti tuttora residenti nel paese. La vita della religiosa alcantarina si spese però quasi tutto nei paesi della Costiera Amalfitana, dove ben presto iniziarono a chiamarla “l’angelo dei poveri”: era solita girare, con pazienza e umiltà, tra i borghi marinari per la classica questua a favore soprattutto degli orfani e dei poveri, spendendosi anche in altri modi per i più bisognosi, anche quelli che semplicemente incontrava lungo il suo cammino.Ecco come Domenico Caponi ha preziosamente ricostruito sui social l’operato della sua conterranea: “Per circa cinquant’anni, percorrendo le strade della penisola sorrentina, fece del suo umile servizio un’autentica missione. Aveva il dono di saper ascoltare e di provare compassione per ogni situazione di bisogno. La sua parola, semplice ma sapiente, portava un frutto di consolazione e di pace. L’Eucaristia era il fulcro della sua giornata e la vita tra sorelle il conforto delle sue fatiche. Il suo stile di vita intessuto di silenzio, di nascondimento, di umiltà la caratterizzò fino alla fine dei suoi giorni. Dopo la morte la sua memoria restò in benedizione per quanti l’avevano avvicinata cosicché nel 1965 si diede avvio al processo di beatificazione”.