«E’ bello amare la vita, anche in un letto di dolore». Il ricordo di suor Silvana Crolla, semplice e di fede solida

Si sono svolti ad Acuto i funerali di suor Silvana Crolla, 63 anni, Adoratrice del Sangue di Cristo, morta il 23 luglio scorso. Di seguito pubblichiamo – ringraziando per questa possibilità – il bellissimo profilo-ricordo tracciato dalle Adoratrici del Sangue di Cristo della Regione Italia. —————————– Il 23 luglio 2025, alle ore 7:45, suor Silvana Crolla ha concluso la sua esistenza terrena. Questo messaggio scritto a una consorella può essere il biglietto d’ingresso nel Regno dei Cieli: E’ bello amare la vita fino alla fine, anche in un letto di dolore… e poi è bello poter dire ”Tutto è compiuto. Signore vengo a te”. Non è umanamente naturale e facile dire a 62 anni “tutto è compiuto, Signore vengo a te”, ma a questo appuntamento suor Silvana si stava preparando da tempo, da quando il male, manifestatosi e superato circa trenta anni fa, si è preso la rivincita nel modo più ostinato. Il tumore aveva invaso alcuni dei suoi più importanti organi. Non è servita la scienza della medicina, la premura dei sanitari, la sua tenacia nel voler superare il male, con la caparbietà propria che la caratterizzava. Silvana non si è arresa al dolore, si è consegnata, lo ha accolto trasformandolo in gesto di offerta. E’ bello amare la vita fino alla fine, … e poi è bello poter dire ”Tutto è compiuto. Signore vengo a te”. Lo ha scritto due giorni prima di morire, Quasi un testamento spirituale. Si trovava a Napoli dal mese di marzo. E’ morta all’ospedale “Cardarelli”, che ogni tanto era costretta a raggiungere di urgenza per l’acuirsi del dolore e per ricevere le cure necessarie. Aveva lasciato a malincuore Portici, dove operava da sei anni. Non sto bene scriveva da Napoli, sto vivendo una vera battaglia. Ho bisogno di tutto, e le suore ogni giorno vengono in ospedale per accudirmi… non so fino a quando ce la faranno… sono completamente disabilitata e bisognosa di tutto… mi affido al Signore e offro tutto. Si rivela anche in questi messaggi la preoccupazione per le altre piuttosto che per se stessa e la sua attitudine ad affidarsi a Dio. Così ce la descrivono quelle che le sono state più vicine negli ultimi tempi: docile, serena, senza pretese e soprattutto abbandonata alla volontà di Dio. Non si lamentava mai – affermano- soffriva e offriva, grata per ogni gesto di delicatezza nei suoi confronti. Alla Superiora provinciale messaggiava: Grazie, grazie, grazie, che fra tanti pensieri ti ricordi anche di me. Giovedì dovrei rifare la chemio ma non so se mi reggono le forze. Il Signore è con me sulla croce e mi consola con il balsamo del suo Sangue prezioso. Che dolcezza!!! Offro tutto per te, per voi, e per la nostra Comunità Regionale. Suor Silvana non ha mai smentito le sue attitudini di persona semplice, di capacità relazionali spontanee e durature, e soprattutto di fede solida, di comprensione profonda del Mistero del Sangue di Cristo. Nei circa quaranta anni di vita religiosa, dopo un periodo di preparazione culturale a Roma, ha insegnato religione per un sessennio a Portici e a Rotondi, prima di entrare in ruoli di responsabilità: in Acuto come segretaria e consigliera provinciale (1998-2000), a Bellavista come responsabile delle Juniores e, per un quinquennio, dal 2002 al 2007, come maestra delle novizie, a Roma – S. Agnese. È stata una Adoratrice appassionata del carisma della Congregazione, creativa e gioiosa. Nell’apostolato raggiungeva tutti, i giovani e le persone più grandi di età, i ragazzi e gli adulti; collaborava attivamente con i parroci e le diverse istituzioni cittadine prendendo le difese dei più deboli. Ha annunciato la Parola di Gesù e il suo insegnamento con coraggio, dedizione profonda e impegno totale. Una delle novizie, alla notizia delle sua morte, ci offre questa comunicazione: E’ stata una testimone autentica dell’identità ASC. Per noi novizie dei primi anni del 2000 è stata una maestra autorevole, attenta a ciascuna, di un grande amore materno che ha espresso col suo accompagnamento continuo, anche dopo la formazione iniziale. Era reduce dal primo male che l’aveva colpita in modo grave, eppure ci ha sempre dimostrato serenità d’animo, una fortezza interiore ammirevole, una fede incrollabile. Noi novizie scherzavamo sul suo cognome “Si chiama Crolla ma non crolla mai”. Ha lasciato il compito di maestra delle novizie quando dal 2007 al 2012 è stata consigliera della nuova configurazione delle ASC italiane, che hanno unificato quattro Province religiose nell’unica realtà della Regione Italia. Si è trasferita così nella Casa Regionale, in San Giovanni in Laterano a Roma. Vi è rimasta poi ancora per un quinquennio, eletta come Superiora Regionale nell’Assemblea del 2012. E poi è andata a Portici Da Napoli le spoglie mortali di suor Silvana hanno raggiunto Acuto, dove è stata allestita la camera ardente, nella chiesolina di Casa Madre che suor Silvana amava più di tutte le chiese. Alle ore 19:00 una veglia di preghiera ha raccolto intorno a questa nostra sorella molte Adoratrici, giunte anche da lontano. In questa stessa chiesa il giorno seguente si è celebrato il rito funebre alle ore 10:30, tra la commozione di molti presenti, la sorella Cristina e il fratello Filippo, con cognati e nipoti. In seguito la salma è stata portata a Picinisco (FR), nella tomba di famiglia. Ad accoglierla cittadini e parenti e molte Adoratrici. Alle ore 16:00 si è celebrato il rito funebre. Molto particolare anche il ricordo che di suor Silvana fa la consorella, che ringraziamo, suor Cleopatra Subiaco: «Suor Silvana è stata una vera Adoratrice del Sangue di Cristo … ha testimoniato la forza redentiva del Sangue di Cristo fino all’ultimo respiro. Donna affabile, semplice, predicatrice instancabile, sorella e madre per tutti, degna figlia di Santa Maria De Mattias».
