Le monache carmelitane del monastero di clausura di Carpineto Romano hanno organizzato una festa del papà davvero originale per martedì 19 marzo, ovviamente in concomitanza con la memoria liturgica di San Giuseppe, patrono della Chiesa e protettore principale dell’Ordine carmelitano. E così alle 18, nella chiesa di San Giovanni al Carmelo, verrà celebrata una Messa, con l’invito a tutti i papà a partecipare, soprattutto a quelli di Carpineto Romano, ma anche a quelli di altri paesi. Seguirà, in un salone attiguo del complesso monastico, un momento conviviale all’insegna di un buon caffè.
La comunità delle carmelitane del monastero di Sant’Anna non è nuova a iniziative del genere, che rinsaldano anche il profondo e duraturo vincolo di amicizia e di affetto con la popolazione di Carpineto, uno dei tre comuni – assieme a Gorga e Vallepietra – che fanno parte amministrativamente della provincia di Roma ma che rientrano nella diocesi ciociara di Anagni-Alatri. Una comunità orante insediatasi nel 1979 in paese, a partire dalla vecchia e debitamente ristrutturata canonica della chiesa di San Giovanni, alllora chiusa da diversi anni ma fiorita a nuova vita
religiosa, ma poi anche civile e sociale, grazie per l’appunto all’arrivo delle “monachelle”.

A distanza di quasi mezzo secolo, la comunità monastica è quantomai variegata e comprende pure alcune religiose straniere, grazie ad una fioritura di vocazioni che ha portato anche all’apertura di un altro monastero, in Romania. Tra preghiera e contemplazione, le monache vivono di carità e del frutto di piccolo lavori artigianali, la cui vendita è finalizzata al loro solo sostentamento.

di Igor Traboni

(nella foto, una panoramica del monastero)

 

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