Madonna del Campo (Vico nel Lazio)

Note Storiche
La chiesetta della Madonna del campo si trova sopra una collina, lungo una via mulattiera che dal paese conduce ai fontanili pedemontani dell’Olmo e delle Fontanelle.
Originariamente era una piccola “cona” , ossia un’edicola votiva, come tante sparse nella campagna, poi ampliata ed arricchita all’interno di stucchi e decorazioni varie.
Sull’altare c’è il dipinto raffigurante la Madonna con il Bambino e S. Giovanni, del pittore F. Incagnoli , 1896. In basso la scritta EGO FLOS CAMPI ET LILIUM CONVALLIUM, ossia ” Io fiore del campo e giglio delle valli”.
Sulla parete di destra si nota invece un affresco, recuperato sotto precedente tinteggiatura, raffigurante la Trinità, con il Padre che regge sulle ginocchia il Figlio in croce e la colomba in testa. Altri affrreschi si notano sulla parete di sinistra, ma sono di difficile interpretazione a causa del pessimo stato di conservazione. Molti ex voto sono invece custoditi dentro apposita teca.
La presenza di tale chiesetta viene annotata in occasione di alcune visite pastorali del XVI secolo, ma la stessa può essere datata al XIV secolo.
Il popolo di Vico nel Lazio è particolarmente devoto alla Madonna del campo, tanto che, da secoli, nel mese di maggio, ogni mattina, molti fedeli vi si recano per la recita del Santo Rosario e, un tempo, anche per partecipare alla Santa Messa.
Oggi la chiesa è curata da un apposito comitato, che provvede alla manutenzione della stessa e, proprio il primo maggio, organizza una festa di apertura del mese mariano, con corale partecipazione di cittadini e di molte persone provenienti dai comuni vicini, tutti pronti , dopo la preghiera, a degustare gnocchi al sugo di pecora, frittata con asparagi e pecorino.
Testo Giulio Maurizio Giacomini Foto di Filippo Rondinara
