
A questo punto si apre tutta la partita successiva per la gestione della Certosa, con varie ipotesi già in campo, anche se non c’è nulla di definito e tanto meno di definitivo.
Sulla vicenda è intervenuto anche il vescovo di Anagni-Alatri Lorenzo Loppa, che negli anni ha esperito, purtroppo inutilmente, tutti i tentativi possibili per trovare qualche ordine religioso disposto a subentrare ai Cistercensi di Casamari, che a suo tempo hanno lasciato la Certosa: «La diocesi – ha detto il presule ribadendo e dando ulteriore forza a quanto già sostenuto nel recente passato – non rivendica alcun ruolo di capofila nella gestione futura della Certosa; siamo solo interessati al fatto che possa continuare una linea di tradizione, innervata di spiritualità, preghiera e silenzio. Ci muoveremo solo per riaprire una finestra pastorale, chiedendo a chiunque ne sarà il gestore la possibilità di poter celebrare nella chiesa del complesso monastico, soprattutto al sabato sera e alla domenica. Siamo pronti a farci carico di questo, come peraltro già avviene per il vicino santuario della Madonna delle Cese».