La Caritas della diocesi di Anagni-Alatri ha deciso di aderire al progetto “Mi fido di noi”, il nuovo strumento di microcredito sociale promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Caritas Italiana, in collaborazione con la Consulta Nazionale Antiusura e una rete di una settantina di diocesi aderenti.
Un’altra iniziativa della Caritas diocesana per venire incontro alle esigenze di un territorio che la crisi economica sta mettendo a dura prova, da quella industriale nel comprensorio di Anagni a quella del turismo termale a Fiuggi, con centinaia di posti di lavoro persi nell’ultimo anno e altrettanti a rischio, soprattutto per la crisi dell’indotto auto e del vicino stabilimento Stellantis di Cassino, anche se qualche buona notizia arriva dal distretto del chimico-farmaceutico di Anagni e da un lento ma progressivo interesse turistico per città come Anagni e Alatri. Tante sono le famiglie in difficoltà, che la Caritas aiuta con varie iniziative, ad iniziare dall’apertura degli empori solidali a Torre Cajetani e ad Anagni.
Tornando invece a quest’ultimo progetto, “Mi Fido di Noi” vuole essere un segno concreto del Giubileo, una chiamata alla remissione del debito e alla ricostruzione di legami in una società spesso frammentata. Il progetto infatti offre una possibilità di ripartenza alle persone che non hanno accesso al credito ordinario, attraverso piccoli prestiti (fino a 8.000 euro, a tasso zero) inseriti in un percorso personalizzato e costruito insieme. Tre sono i pilastri dell’iniziativa: l’accompagnamento della persona attraverso strumenti educativi e relazionali; l’erogazione di microcrediti a condizioni agevolate; la raccolta fondi e il sostegno comunitario per alimentare il fondo rotativo. In quest’ottica, il microcredito è solo una parte dello strumento: il vero cuore è la relazione. Ogni persona che si rivolge ai punti di contatto viene accolta, ascoltata e orientata. Con il supporto di tutor di comunità, volontari, operatori, fondazioni e servizi territoriali, si costruisce un percorso di fiducia, dove il microcredito diventa leva per affrontare un bisogno concreto, ma anche per recuperare dignità, consapevolezza e autonomia. Ogni diocesi aderente attiva un Punto di contatto, luogo fisico e relazionale di orientamento, dove convergono le esperienze delle Caritas e delle Fondazioni Antiusura (per il Centro Italia è la Fondazione Salus Popoli).
ig.tr.