La comunità di Trevi nel Lazio ha onorato, con l’intitolazione di un largo stradale nei pressi della sua casa natale, suor Elisabetta Jacobucci, la religiosa alcantarina, da tutti conosciuta come “l’angelo dei poveri”, che proprio in questo paese nacque il 23 luglio 1858, prima di trascorrere gran parte della sua vita da suora nella penisola sorrentina. Nell’apporre la targa per l’intitolazione, l’operato umile e fecondo di suor Elisabetta Jacobucci è stato ricordato negli interventi del sindaco di Trevi nel Lazio, Silvio Grazioli, e di suor Ester Pinca, madre generale della congregazione delle Francescane Alcantarine, arrivate in paese con una folta rappresentanza di religiose consorelle della Jacobucci, presenti anche il parroco, don Pierluigi Nardi, e varie autorità civili e militari.
Trasferitasi come detto in Campania (a Meta di Sorrento è morta nel 1939), ma rimasta sempre legata al suo paese natale e alle origini contadine della famiglia, suor Elisabetta si spese nei borghi della Costiera Amalfitana, dove ben presto iniziarono a chiamarla “l’angelo dei poveri”: era solita girare infatti, con pazienza e umiltà, tra i borghi marinari per la classica questua a favore soprattutto degli orfani e dei poveri, adoperandosi anche in altri modi per i più bisognosi, compresi quelli che semplicemente incontrava lungo il suo cammino.


