Gli studenti della “Danti” di Tecchiena all’udienza del Papa

Una giornata indimenticabile quella vissuta mercoledì 13 marzo da decine di ragazzi della scuola media “Egnazio Danti” di Tecchiena che hanno partecipato all’udienza di papa Francesco. Nello specifico, sono stati coinvolti gli studenti delle 2A,2B,2C,2D, 2E. Ad accompagnarli la dirigente scolastica Raffaella Carrubba, con una delegazione del personale ATA e servizi generali amministrativi dell’istituto, unitamente ai docenti  Marica Campoli, Mauro Bottini, Marco Evangelisti, Patrizia Rapone, Sonia Coratti, Federica Raponi, Silvana Lormini e Gabriele Ritarossi, questi ultimi due docenti di religione cattolica. La partecipazione all’udienza del papa da parte della  scuola di Tecchiena è stata una occasione importante di crescita e di conoscenza per una esperienza unica nel suo genere, quale per l’appunto quella dell’incontro con il Pontefice, che ha consentito agli alunni di incontrare anche altre scolaresche e molte persone provenienti da diverse parti del mondo (Francia, Spagna,  Germania, Stati Uniti), ma anche di scoprire un po’ più da vicino piazza san Pietro e la Città del Vaticano. La partecipazione all’udienza tra l’altro è capitata in un giorno davvero ricco di significati: undicesimo anniversario della elezione di papa Francesco al soglio pontificio e anniversario della Bolla pontificia con la quale papa Gregorio IX inviò all’allora vescovo di Alatri la certificazione dell’avvenuto miracolo eucaristico dell’Ostia incarnata, così che 796 anni dopo in qualche modo questo legame tra la città e il pontefice si è rinnovato. Va anche ricordato che il plesso di Tecchiena porta il nome di Egnazio Danti, il vescovo di Alatri che progettò lo studio per l’innalzamento dell’obelisco in piazza San Pietro. Al termine della mattinata, la dirigente scolastica Raffaella Carrubba ha espresso la sua soddisfazione con queste parole: «Gli studenti, insieme a me e ai docenti, hanno partecipato all’udienza papale in un’atmosfera solenne e carica di spiritualità. Ci sono stati momenti di gioia palpabile quando il Papa ha sorriso e benedetto i ragazzi, che hanno immortalato con i propri cellulari quel momento così commovente. Le diverse emozioni si sono avvicendate dentro ognuno di noi, creando un’esperienza unica di connessione spirituale. Esperienza che ricorderemo e che porteremo nel cuore».

Opportunità e sfide per gli insegnanti di religione

Il 6 febbraio scorso presso il Centro pastorale di Fiuggi si è svolto il secondo incontro del corso di aggiornamento per Insegnanti di Religione Cattolica e non. La dottoressa Serena Zurma (nella foto) è stata la relatrice di questo incontro molto interessante e ad accoglierla è stata la neo direttrice dell’Ufficio Scuola della diocesi di Anagni- Alatri, la prof.ssa Maria Elena Tagliaboschi, che ha preso il posto di Maria Pia Ippoliti. La Tagliaboschi è anche lei una donna molto competente, e con voce emozionata e con tanta semplicità si è presentata alla platea. Subito dopo ha lasciato la parola alla dottoressa  Zurma che è psicologa-psicoterapeuta, presidente dell’A.Ge a Colleferro, vice presidente A.Ge Lazio e consigliere del direttivo A.Ge nazionale. L’A.Ge è l’Associazione Italiana Genitori, è nata nel 1968 e opera prevalentemente nella formazione dei genitori, negli organismi di partecipazione scolastica, nelle politiche della famiglia, dei media, dell’educazione, con il fine principale di promuovere quanto è necessario per il bene dei figli sotto il profilo sociale, culturale, etico, fisico e psicologico. La dott.ssa Zurma ha affrontato il tema dell’impegno educativo a scuola per capire le criticità, cogliere le opportunità e affrontarne le sfide che possono essere possibili ed ha esordito con una frase di  Freud: “I mestieri più difficili in assoluto sono il genitore, l’insegnante e lo psicologo”. La scuola è l’ambiente di apprendimento per eccellenza, è luogo di relazioni e di socializzazione, è il luogo formativo non solo rispetto all’acquisizione di nozioni accademiche ma è uno spazio personale dove imparare a pensare, dove la relazione con l’altro diventa risorsa e strumento irrinunciabile per la costruzione della personalità individuale e per la formazione di competenze di comunicazione efficace e socializzazione. La Zurma ha ribadito più volte l’importanza della relazione tra adulto e ragazzo e come nella scuola vengano percorsi gli anni fondamentali della crescita dell’individuo e della sua formazione, attraverso un intreccio di affettività, di razionalità, di conoscenza. È stato molto piacevole ascoltare la relatrice che,  con molta serenità, ha saputo esporre questo fenomeno della società contemporanea ed i docenti presenti hanno dimostrato di apprezzare la sua alta qualifica di preparazione. di Emanuela Sabellico

Gli alunni della “Danti” di Tecchiena studiano San Sisto

Presso l’Istituto comprensivo scolastico “Egnazio Danti “di Tecchiena, l’8, il 9 e il 10 gennaio scorsi le classi prima, seconda e terza delle sezioni C e D e prima e seconda della sezione E, hanno avuto modo di approfondire la figura di San Sisto I, patrono della città di Alatri e compatrono della diocesi di Anagni-Alatri, in occasione dell’892° anniversario della traslazione delle reliquie del pontefice da Roma ad Alatri e ora conservate nella Concattedrale, sul colle di Civita. Il progetto di approfondimento sulla tradizione religiosa della città e del suo patrimonio artistico e culturale è nata dalla proposta dell’insegnante di religione, il professor Gabriele Ritarossi, che ha coinvolto alcuni esperti di storia locale che hanno così incontrato gli studenti nell’ora di religione cattolica, durante le lezioni curriculari. Lunedì 8 gennaio è toccato all’avvocato Remo Costantini e a Giancarlo Rossi illustrare, attraverso dettagliati documenti storici, l’arrivo delle reliquie del santo patrono Sisto, settimo vescovo e pontefice della Chiesa cattolica. Martedì 9 Gennaio, invece, alcuni membri della confraternita di San Sisto hanno incontrato gli studenti dell’istituto di Tecchiena e a questi ha tenuto una relazione il segretario della confraternita, dottor Alfonso Coccia. Mercoledì 10 gennaio, infine, il giornalista e guida turistica Pietro Antonucci ha concluso il ciclo degli incontri ripercorrendo le date e i fatti prodigiosi della presenza di san sisto ad Alatri. Un appuntamento ben riuscito e apprezzato anche dal dirigente scolastico dottoressa Raffaella Carrubba che così si è espressa:  «Iniziativa lodevole che ho accolto con entusiasmo perché la conoscenza del territorio e delle sue tradizioni accresce la nostra identità di cittadini e ci rafforza come comunità. Un ringraziamento al professor Ritarossi poiché, grazie all’interessante proposta, consente alle studentesse e agli studenti del mio istituto di avvicinarsi alle tradizioni e alla storia locale ‘guidati’ da esperti alatrensi appassionati». L’opportunità di questo ciclo di incontri consente inoltre di realizzare quella necessaria e auspicabile condivisione sul territorio, attraverso una rete di collaborazione che porta la scuola Egnazio Danti ad essere presente dentro la vita cittadina.

Via al corso per i docenti di religione

Giovedì 12 ottobre, presso il Centro pastorale di Fiuggi, si è svolto il primo incontro del percorso di aggiornamento “Il docente di religione figura di riferimento per l’ascolto e l’aiuto nella comunità scolastica”, rivolto agli insegnanti di religione e promosso dall’Ufficio scuola diocesano. Il relatore di questo primo incontro è stato il dirigente scolastico Gianni Guglielmi che, con la sua nota preparazione ma al contempo con grande naturalezza ed entusiasmo coinvolgente, ha esposto il tema catturando l’attenzione di tutti i presenti. Guglielmi ha così parlato della scuola come realtà da amare e in cui stare con passione e competenza; ha altresì sottolineato l’importanza della figura dell’insegnante di religione che deve aver cura delle persone della scuola; ha quindi tratteggiato l’ampia parentesi della depressione psicologica e del disagio emotivo post Covid che vivono studenti ed insegnanti, ma ha anche posto una domanda: da dove ripartire? Il relatore ha quindi citato lo psicopedagogista israeliano Reuven Feuerstein e il metodo da lui ideato. Il “metodo Feuerstein” parla di educazione e afferma che gli esseri umani sono modificabili e che la persona che sto educando è modificabile. Educare è prendersi cura dell’altro, aiutarlo nel discernimento facendo attenzione alle posture esistenziali, ovvero ai modi di fare. Bisogna fare attenzione all’altro: l’ascolto e l’empatia sono fondamentali, si deve avere una posizione di “io ci sono” in una distante prossimità usando la delicatezza e la fermezza, senza essere “adultescenti”. di Emanuela Sabellico

A San Giacomo di Anagni la Giornata diocesana della scuola

Domenica 17 settembre è stata celebrata la Giornata diocesana della scuola: la Chiesa ricorda così a tutte le persone della comunità scolastica che è loro vicina, perché le sta a cuore l’istruzione e la formazione dei piccoli e dei giovani. La nostra parrocchia di San Giacomo, ad Anagni, ha dedicato questa attenzione alla scuola nella celebrazione eucaristica, in particolare con la preghiera e attraverso dei segni. I ragazzi sono venuti a Messa portando con sé uno strumento scolastico particolarmente caro o significativo: lo zaino, il diario, i quaderni, il libro di qualche materia più faticosa da studiare, ecc. Don Francesco Frusone, il nostro parroco, ha ricordato quanto è prezioso il lavoro di tutti gli operatori scolastici (dirigenti, insegnanti, collaboratori), ed ha esortato all’alleanza necessaria e fondamentale tra la scuola e le famiglie. Abbiamo pregato perché i ragazzi crescano in “sapienza, età e grazia”, come Gesù fanciullo, e, nella preghiera universale, abbiamo ricordato i nostri insegnanti defunti. Dopo l’Eucarestia tutti gli studenti e gli insegnanti presenti sono saliti intorno all’altare, per chiedere al Padre di benedire ogni giorno del nuovo anno scolastico appena cominciato. I ragazzi in preghiera vicino alla Mensa del Signore, con la loro vivacità, con i loro zaini e quaderni colorati, sono stati un bel segno di Chiesa per la scuola. Silvia Anielli

Celebrata la Giornata diocesana della scuola

Domenica 17 settembre in molte parrocchie è stata celebrata la Giornata diocesana della scuola, momento tanto atteso in prossimità dell’inizio del nuovo anno scolastico. Durante la celebrazione eucaristica i parroci hanno benedetto gli zaini e il loro contenuto, dai libri ai quaderni. In tutte le parrocchie è stato questo un bel momento di incontro e di riflessione sulla scuola e la sua importanza fondamentale nella società. Oltre agli alunni e ai genitori, alle varie celebrazioni hanno partecipato anche molti insegnanti e personale vario che lavora nell’ambiente scolastico accanto ai ragazzi. (nella foto, un momento della celebrazione nella parrocchia di San Giovanni, ad Anagni)

A San Giacomo di Anagni la Giornata diocesana della scuola

Domenica 17 settembre è stata celebrata la Giornata diocesana della scuola: la Chiesa ricorda così a tutte le persone della comunità scolastica che è loro vicina, perché le sta a cuore l’istruzione e la formazione dei piccoli e dei giovani. La nostra parrocchia di San Giacomo, ad Anagni, ha dedicato questa attenzione alla scuola nella celebrazione eucaristica, in particolare con la preghiera e attraverso dei segni. I ragazzi sono venuti a Messa portando con sé uno strumento scolastico particolarmente caro o significativo: lo zaino, il diario, i quaderni, il libro di qualche materia più faticosa da studiare, ecc. Don Francesco Frusone, il nostro parroco, ha ricordato quanto è prezioso il lavoro di tutti gli operatori scolastici (dirigenti, insegnanti, collaboratori), ed ha esortato all’alleanza necessaria e fondamentale tra la scuola e le famiglie. Abbiamo pregato perché i ragazzi crescano in “sapienza, età e grazia”, come Gesù fanciullo, e, nella preghiera universale, abbiamo ricordato i nostri insegnanti defunti. Dopo l’Eucarestia tutti gli studenti e gli insegnanti presenti sono saliti intorno all’altare, per chiedere al Padre di benedire ogni giorno del nuovo anno scolastico appena cominciato. I ragazzi in preghiera vicino alla Mensa del Signore, con la loro vivacità, con i loro zaini e quaderni colorati, sono stati un bel segno di Chiesa per la scuola.

Don Coluccia a Fiuggi: «Diamo un calcio alla droga»

Don Antonio Coluccia, il prete antidroga del quartiere San Basilio a Roma che ora vive sotto scorta perché minacciato dagli spacciatori, è intervenuto ad un incontro sulle dipendenze organizzato dall’Istituto alberghiero di Fiuggi e voluto dal preside Francesco Cozzolino insieme al locale commissariato di Polizia diretto dal vicequestore Sergio Vassalli. Originario della Puglia, poi in servizio pastorale a Pianura, in Campania, dove ha lottato contro la camorra, don Coluccia si trova ora a Roma, deciso a risollevare tanti giovani offrendo loro un’alternativa, compresa una palestra dove allenarsi alla boxe. E proprio attraverso lo sport, esibendosi peraltro in alcuni palleggi niente male con un pallone e invitando così a dare un calcio alla droga, don Coluccia ha raccontato la sua storia agli studenti presenti. Prezioso anche l’intervento di Antonio Pignataro, dirigente della Polizia, che ha poi distribuito delle brochure sugli effetti devastanti delle droghe.

Scuola: il saluto agli insegnanti di religione cattolica

Scarica Il pdf Carissimi docenti, all’inizio di questo anno scolastico sento di rivolgere il pensiero a don Giuseppe Ghirelli che, per tanti anni, ha diretto questo Ufficio. Le parole non sono sufficienti ad esprimere la riconoscenza per il bene che ha saputo profondere durante il suo ministero, ma parlano l’affetto e la commozione delle tantissime persone giunte da tutta la Diocesi e non solo, presenti alle esequie. Sono certa che dal Cielo continuerà a seguire il nostro lavoro e pregherà per noi. Iniziamo il nuovo anno sempre con la mente piena di progetti e il cuore colmo di speranze e di nuovi propositi. L’insegnamento della Regione Cattolica con le altre discipline rappresenta un’opportunità preziosa nel cammino formativo degli studenti. Il vostro compito è molto importante per favorire lo sviluppo della personalità dello studente, ma anche l’incontro e la relazione con l’altro, la reciproca comprensione e il rispetto alla luce dell’insegnamento di Gesù. Papa Francesco ha spesso ripetuto che “Educare è un atto d’amore e richiede responsabilità, dedizione, coerenza di vita”. Raccomando ancora di incontrare i Parroci dei paesi in cui insegnate, di essere presenti nelle vostre parrocchie, di essere fedeli alla CHIAMATA che avete ricevuto: rappresentare la Chiesa nel mondo della Scuola tra gli studenti, i colleghi, le famiglie e negli Organi collegiali cui partecipate. Non è facile “perdere la faccia” ma non siete soli, lo Spirito Santo vi accompagnerà e vi darà il coraggio. Vi ricordo 2 appuntamenti immediati cui siete tenuti a partecipare. • La Settima Giornata Diocesana per la Scuola: il 18 settembre: • Assemblea Pastorale Diocesana: 23 e 24 settembre presso il Centro Pastorale di Fiuggi e il 25 settembre in Cattedrale ad Anagni per la Santa Messa e le conclusioni di S. E. Mons. Lorenzo Loppa Termino ringraziandovi per il vostro lavoro e augurando buon anno scolastico a tutti. Fiuggi 01 settembre 2022