LA LETTERA DI QUARESIMA 2021 DEL VESCOVO LORENZO LOPPA
17 Febbraio 2021
LA LETTERA DI QUARESIMA 2021 DEL VESCOVO LORENZO LOPPA
LA LETTERA DI QUARESIMA 2021 DEL VESCOVO LORENZO LOPPA
Un tempo “sospeso”
per ritrovare una fede sincera,
una speranza viva
e una carità operosa
Al Presbiterio e ai Fedeli
della Chiesa di Anagni-Alatri
Carissimi,
sappiamo bene che in ogni relazione e in ogni rapporto d’amore il cuore può raffreddarsi. I motivi possono essere tanti come la stanchezza, l’abitudine, il perdere di vista l’ispirazione di fondo che ci muove, la scomparsa di un orizzonte verso cui andare … Lo stesso effetto può essere prodotto dalle difficoltà del cammino e dalla pesantezza del vivere dovuti ad eventi dolorosi, inaspettati e sicuramente forieri di ansie, paure e smarrimento come la pandemia da Covid-19 da cui tutta l’umanità è squassata come una nave sul mare in tempesta.
E’ provvidenziale, allora, che durante l’Anno liturgico, una stagione come la Quaresima ritorni a prenderci per mano perché ritroviamo la gioia e la bellezza della nostra appartenenza al Signore e della nostra risposta al Suo amore. La Quaresima è tempo di rinnovamento spirituale, di ringiovanimento del cuore che può invecchiare stancandosi di amare. Questa primavera dello spirito fa appello alla nostra responsabilità di fronte al dono del Battesimo. Nel farci puntare decisamente alla Veglia pasquale e al rinnovo delle promesse battesimali, la Quaresima viene a ridirci che la fede e la vita cristiana sono un dono che hanno bisogno di cura e “manutenzione” continua per non svanire nell’invisibilità di un appartenenza e di una testimonianza evanescenti.
Ecco perché Papa Francesco apre il suo Messaggio per la Quaresima 2021 con queste parole:
“Nel percorrere il cammino quaresimale … come tempo di conversione, rinnoviamo la nostra fede, attingiamo l’acqua viva della speranza e riceviamo a cuore aperto l’amore di Dio che ci trasforma in fratelli e sorelle in Cristo. Nella notte di Pasqua rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo, per rinascere uomini e donne nuovi, grazie all’opera dello Spirito Santo … Il digiuno, la preghiera e l’elemosina, come vengono presentati da Gesù nella sua predicazione (cfr Mt 6,1-18), sono le condizioni e l’espressione della nostra conversione. La via della povertà e della privazione (digiuno), lo sguardo e i gesti d’amore per l’uomo ferito (l’elemosina) e il dialogo filiale con il Padre (la preghiera) ci permettono di incarnare una fede sincera, una speranza viva e una carità operosa”. Preghiera, digiuno e misericordia camminano insieme.
Sappiamo bene, ma non mai abbastanza, che il digiuno è l’anima della preghiera e la misericordia è la vita del digiuno.
Il digiuno, non solo alimentare, ci fa provare la fame di Dio in solidarietà con i più poveri: “Vissuto come esperienza di privazione, porta quanti lo vivono in semplicità di cuore a riscoprire il dono di Dio, a comprendere la nostra realtà di creature che in Lui trovano compimento. Facendo esperienza di un povertà accettata, chi digiuna <<accumula>> la ricchezza dell’amore ricevuto e condiviso” (Papa Francesco). Digiunare vuol dire liberare la nostra esistenza da quanto la ingombra e consentire a Dio di “prendere dimora” presso di noi e accogliere nella fede la Verità che è Gesù Cristo per diventarne testimoni.
Nel raccoglimento e nella preghiera silenziosa la speranza ci viene donata come ispirazione e luce interiore che illumina sfide e scelte della nostra vita. E la speranza, il cui distillato è la fiducia in un amore che non ci abbandonerà mai, è importante, direi vitale, soprattutto nell’attuale contesto di preoccupazione, di paura e di smarrimento. La Quaresima è fatta per sperare, per volgere lo sguardo alla pazienza di Dio, alla Sua tenerezza di Padre e al Suo amore misericordioso.
La carità, vissuta nella sequela di Cristo Buon Samaritano dell’umanità e nella tenera comprensione verso ognuno, è la più alta espressione della nostra fede e della nostra speranza. “Vivere una Quaresima di carità vuole dire prendersi cura di chi si trova in condizioni di sofferenza, abbandono o angoscia a causa della pandemia da Covid-19 … La carità è dono che dà senso alla nostra vita grazie al quale consideriamo chi versa nella privazione quale membro della nostra stessa famiglia … Il poco, se condiviso con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità …” (Papa Francesco).
All’inizio del nostro cammino quaresimale ci accompagni la domanda che Gesù fece ai due discepoli di Giovanni il Battista che erano stati indirizzati a Lui proprio dal Precursore: “Che cosa cercate?” (Gv 1,38). Cioè: cosa sveglia il vostro cuore dal più profondo? Qual’ è il vostro desiderio più grande e qual’ è la fame che muove la vostra vita? Dietro quale sogno correte? Il rapporto con gli altri e con Dio può essere inquinato da intenzioni poco chiare e subdole … A queste domande è importante rispondere, ma da innamorati. Che la Quaresima ci aiuti a ritrovare i sentieri del cuore: a passare da Dio come dovere e obbligo a Dio come desiderio, stupore, tesoro.
Due iniziative particolari accompagnano tradizionalmente la nostra Quaresima: : la “24 ore per il Signore” e la “Quaresima della carità”.
La prima – nel fine settimana che precede la domenica “Laetare” – in passato ha visto l’apertura di alcun chiese della nostra Diocesi per 24 ore, quindi anche di notte, con l’offerta del sacramento della Riconciliazione all’interno dell’adorazione eucaristica. Quest’anno ciò non sarà possibile per i motivi che tutti conosciamo. Allora la stessa proposta e l’apertura di alcune chiese sarà divisa in due giornate, dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Quindi venerdì 12 e sabato 13 marzo saranno a disposizione le chiese di:
Santa Chiara in Anagni (Clarisse);
Santo Stefano in Alatri (Benedettine);
San Giovanni in Carpineto Romano (Carmelitane);
Santa Teresa in Fiuggi;
Santa Maria Assunta in Trevi nel Lazio;
San Giovanni Evangelista in Vallepietra.
La “Quaresima della carità”, con la solidarietà fraterna a cui ci educa, avrà lo scopo di farci partecipi della sofferenza in cui versano le popolazioni della vicina Croazia provata da un terremoto disastroso il 29 dicembre u.s.
Buona Quaresima e buon cammino di conversione a tutti
Anagni, 17 febbraio 2021
Mercoledì delle Ceneri
+ Lorenzo, vescovo
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