Anagni ama, crede e spera in Sant’Antonio da Padova. di Carlo Cerasaro.
Il 13 giugno la comunità cattolica di tutto il mondo ha festeggiato Sant’Antonio da Padova, nato a Lisbona nel 1195 e morto a Padova nel 1231 all’età di trentasei anni. Fu proclamato Santo da Papa Gregorio IX e successivamente dichiarato dottore della Chiesa nel 1946. La devozione dei tanti cattolici lo porta ad essere celebrato sentitamente anche ad Anagni, dove da sempre è considerato il Santo più amato e venerato dai cittadini. La sua reliquia viene custodita nella Chiesa di Sant’Angelo ad Anagni. Dopo le tradizionali celebrazioni nel giorno del 13 giugno, viene benedetto e distribuito, come da tradizione, il pane di Sant’Antonio. Il 25 giugno scorso, invece, presso la Chiesa di Sant’Angelo in Anagni, si è celebrata la Santa Messa in onore del Santo, presieduta da Don Francesco Frusone insieme al diacono Vincenzo Pesoli con la successiva tradizionale processione con la statua del per le vie del centro storico. La processione di Sant’Antonio è sicuramente la più sentita ed amata dal popolo anagnino, soprattutto dopo due anni la statua del Santo è tornata a percorrere le vie del paese grazie anche agli spallatori della Confraternita di Sant’Antonio da Padova. Quest’ultima, promossa dal Priore Angelo Principia, tende a conseguire finalità religiose e di culto, propone un cammino di catechesi, realizzando anche iniziative di impegno sociale per la difesa dei diritti umani, alla luce dei valori di amore cristiano profusi dalla Croce. La confraternita è formata da circa sessanta iscritti che durante l’anno si ritrovano nei locali della casa parrocchiale di Sant’Angelo per incontrarsi. Anche don Francesco Frusone ha voluto ringraziare sentitamente il Priore e ricordare l’importante eredità e tradizione che i nostri nonni ci stanno lasciando. Dopo la lunga processione alla presenza dei molti anagnini giunti a venerare Sant’Antonio, si sono svolti i tradizionali fuochi pirotecnici, che hanno emozionato i presenti.