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In Africa un ospedale nel segno di don Peppe Ghirelli

19 Dicembre 2023

In Africa un ospedale nel segno di don Peppe Ghirelli

Quando raccontava della “sua” Africa, don Giuseppe Ghirelli spesso faceva riferimento anche alla presenza delle suore di Madre Teresa di Calcutta in quel lembo di Etiopia e di come aiutava pure loro, così dedite in particolare ai malati psichiatrici. E’ per questo che nell’inaugurazione del centro specialistico neuropsichiatrico a Robe, avvenuta nei giorni scorsi, c’è anche il segno e il sogno di don Ghirelli, per tutti semplicemente don Peppe, il sacerdote di Anagni scomparso nell’agosto del 2022 all’età di 68 anni e che per sei anni è stato fidei donum in Etiopia. Anche una volta rientrato in Italia, con la cura delle parrocchie del centro storico di Alatri affidatagli dal vescovo Loppa e con i primi sentori della malattia che poi lo avrebbe vinto, don Peppe conservava nel cuore un animo missionario e non perdeva occasione per ricordare i bisogni dell’Africa.

E un doveroso ma soprattutto sentito omaggio a don Ghirelli è stato portato dalla delegazione della Conferenza episcopale italiana, guidata da monsignor Rocco Pennacchio, arcivescovo di Fermo e presidente del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo, che ha fatto visita a diverse realtà etiopiche, prima dell’inaugurazione dell’ospedale di Robe. L’ultima tappa, proprio prima di arrivare a Robe, è stata infatti Adaba, dove è attiva la struttura scolastica voluta da don Peppe che, grazie ai fondi dell’8xmille e alla generosità di tanti fedeli italiani e ciociari in particolare, aveva riorganizzato gli ambienti in maniera funzionale, così da dotarli di una biblioteca, di un laboratorio di informatica e di altri laboratori di fisica e chimica; accanto a questa struttura, sorge anche una “casa famiglia” che accoglie e segue fino all’adolescenza e all’autonomia diversi bambini particolarmente svantaggiati. Ed era questo uno degli altri obiettivi di don Ghirelli: far crescere nel migliore dei modi (con l’istruzione, con cure sanitarie e ambienti appropriati) le nuove generazioni e affidare loro le chiavi del futuro di quel Paese africano.

Per tornare all’ospedale di Robe, la struttura conta 40 posti letto, ambulatori, reparti e sale per la riabilitazione e già da alcune settimane accoglie anche i pazienti più gravi della missione delle sorelle di Madre Teresa di Calcutta che, nella vicina cittadina di Gobe, assistono da anni circa 250 malati psichiatrici e neurologici, grazie anche al sostegno portato per tanti anni proprio da don Peppe. 

Igor Traboni

 

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