Si è conclusa nella mattinata di venerdì 22 marzo, con l’udienza di Papa Francesco, la visita “ad limina Apostolorum” della Conferenza episcopale del Lazio, iniziata lunedì scorso. L’ultima risaliva al febbraio 2013. «La visita – si legge in una dichiarazione firmata dal cardinale vicario Angelo De Donatis, presidente della Conferenza episcopale del Lazio – ha avuto inizio lunedì 18 marzo con la celebrazione dell’Eucaristia in San Pietro. Tutti i vescovi, insieme all’Ordinario militare per l’Italia, al vescovo cattolico ucraino-esarca apostolico d’Italia, agli abati dell’Abbazia territoriale di Subiaco e dell’Abbazia di Montecassino, sono stati ricevuti da prefetti e collaboratori dei dicasteri vaticani». Tali incontri sono infatti uno dei momenti principali delle visite “ad limina” delle Conferenze episcopali.
«Incontrare i responsabili dei dicasteri – afferma De Donatis – ha rappresentato una bellissima occasione per potere avere, attraverso le loro conoscenze, uno sguardo sulla Chiesa universale; ma è stata anche una proficua opportunità di scambio e racconto delle tante esperienze che caratterizzano le Chiese particolari del Lazio, ottenendo stimoli e incoraggiamento per il cammino delle diocesi. Il risultato di tutto ciò è stato un arricchimento, un allargamento degli orizzonti, grazie all’ascolto sincero e al dialogo aperto e cordiale. Tutti i vescovi hanno riconosciuto che questi giorni sono stati un vero momento di comunione e fraternità, un’autentica esperienza di sinodalità». La visita, conclude il cardinale, «ha avuto il suo momento culminante nell’udienza con il Santo Padre, avvenuta nella mattina di venerdì 22 marzo a chiusura della settimana». Un incontro che si è svolto, racconta, «all’insegna della semplicità e della paternità».
Secondo la costituzione apostolica “Praedicate Evangelium”, tale visita «costituisce il momento più alto delle relazioni dei Pastori di ciascuna Chiesa particolare e di ogni Conferenza episcopale e di ogni struttura gerarchica orientale con il Vescovo di Roma».