Cerca
Close this search box.

Alatri, canti, religiosità e tradizioni: quante riscoperte

24 Marzo 2024

Alatri, canti, religiosità e tradizioni: quante riscoperte

Sarà una domenica speciale per i ragazzi dell’Associazione Insieme di Alatri, una onlus che segue da vicino persone diversamente abili, che oggi presenteranno il canto tradizionale “Madonna della Civita”, nell’ambito di un progetto per riscoprire le cosiddette “cantarelle” alatrensi. Con fisarmonica e coro i ragazzi si esibiranno in tre chiese cittadine: alle 15 alla Madonna di Lourdes, in località Porpuro; alle 16 nella chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione, a Collelavena, e alle 17.15 a Santa Maria della Mercede, nella frazione della Fiura.
Sempre per quanto concerne i suoni e i canti popolari di Alatri, proprio in questi giorni arriva a compimento un progetto, varato nel 2019, con la pubblicazione (per i tipi di Squilibri) di un volume e tre CD allegati: è questo l’ultimo atto di “Our Folksongs”, iniziativa dell’Associazione Gottifredo che mette insieme ricerca folclorica, raccolta e scrittura dei canti e delle musiche, rielaborazione artistica e attività formative. E che porta anche a far conoscere, mezzo secolo dopo la registrazione, un prezioso “corpus” di canti raccolti nella campagna di Alatri. Il tutto è stato curato dalla etnomusicologa Giuseppina Colicci, con un prezioso e certosino un lavoro di ricerca e rielaborazione di canti popolari dell’area di Alatri, città che ha iniziato piuttosto tardi ad affrontare con metodologia scientifica il suo repertorio di musiche di tradizione orale tanto che di esso non reca traccia neppure la raccolta più importante di musica popolare ciociara, quella di Luigi Colacicchi. Una sezione di canti popolari di Alatri, registrati nella zona di Intignano, e come viene ricostruito dalle note introduttive al libro, in realtà è presente nel volume di Ivan Cavicchi, “Mo ci risento ‘ste voci antiche”, che ha costituito una base di partenza per i giovani del gruppo I Trillanti che si sono messi alla ricerca dei cantori e dei brani censiti in quel testo e che, grazie a una continua, affettuosa opera di interrogazione hanno ricostruito e arricchito i lineamenti di un mondo musicale ormai avviato alla scomparsa. Dalle ricerche de “I Trillanti” e dal loro incontro con i compositori Antonio D’Antò e Luca Salvadori è nato tutto il resto.

*******

Ti potrebbe interessare

Il Vescovo alla Santissima: «Anche noi possiamo essere “grandi” perché servi nell’amore»

Leggi tutto

Tempo d’estate: ecco cosa fare (e non fare) con bambini e ragazzi nei Campi e nei Grest

Leggi tutto

Sgurgola ritrova la sua “Madonna di cera”

Leggi tutto

Apre ad Anagni l’Emporio solidale Caritas

Leggi tutto

Il nuovo libro del vescovo Ambrogio: “Cerchiamo Cristo nei poveri”

Leggi tutto