La sfera dell’armonia: campeggio in comunione per i giovani del “Frassati” di Anagni

20 Luglio 2025

La sfera dell’armonia: campeggio in comunione per i giovani del “Frassati” di Anagni

Dal 13 al 20 luglio, noi giovani del “Centro giovanile – oratorio Pier Giorgio Frassati” di Anagni siamo stati coinvolti in un’esperienza di campeggio in tenda presso la località di Fiumata, nel comune di Filettino. Il campeggio è un’iniziativa che è sempre stata presente all’interno del nostro oratorio, grazie all’azione del Consiglio e di tutti i volontari che si rendono disponibili per mantenere viva la comunità giovanile interparrocchiale.

Il tema di quest’anno è stato ispirato da un brano del vangelo di Giovanni (Gv 21,1-19) dove Gesù risorto appare ai discepoli nei pressi del mare di Tiberiade. Del tema trattato ci sono rimasti nel cuore soprattutto tre aspetti.

Nel primo giorno abbiamo analizzato la parte del brano scritturistico in cui Simon Pietro, con l’esempio, invita i discepoli ad accompagnarlo a pescare. Questo spunto ci ha permesso di guardarci dentro, di analizzare le nostre zone di comfort e di capire quando queste diventano una gabbia e chi può aiutarci ad uscirne.

Nel terzo giorno abbiamo avuto un incontro con la Comunità in Dialogo di Trivigliano, nel quale tre giovani ex tossicodipendenti e una operatrice ci hanno raccontato la loro esperienza di vita. Questo ci ha fatto riflettere molto su come basti poco per dimenticare il senso della vita e per prendere una strada sbagliata, ma abbiamo appreso anche quanto sia importante aiutare le persone in difficoltà, capendo in profondità quel passo evangelico nel quale Gesù invita i discepoli a condividere il pesce pescato. Nel quarto giorno ci siamo accostati al sacramento della riconciliazione con la celebrazione della Penitenziale, nella quale ci siamo messi a nudo davanti a Dio facendo un lavoro di introspezione per capire quali fossero le nostre criticità e fragilità, sollecitati dalla domanda di Gesù a Simon Pietro: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?”. Ciò ci ha aiutato a capire che, anche se nella vita commettiamo degli sbagli, avremo sempre qualcuno a cui poterci rivolgere.

Il giorno che più ci è piaciuto è stato quello della “Grande Gita”, un’escursione che è durata dalla mattina al tardo pomeriggio, nella quale abbiamo raggiunto la vetta del Monte Viglio. Questa esperienza ci ha consentito di metterci in gioco, di superare i nostri limiti, di entrare in contatto diretto con la natura, con il creato e di affrontare una sfida di tale portata in gruppo, rafforzando il rapporto tra di noi. Non sono mancati momenti di intensa fraternità ed allegria che hanno reso l’esperienza del campeggio, insieme agli altri momenti, meravigliosa. Il campo è qualcosa che non si può spiegare a chi non lo vive perché trascina chiunque al di fuori della propria realtà e mette ognuno davanti a ripetute sfide, che possono essere superate sempre con l’aiuto della fede.

di Elisa Tantari e Alessio Cori

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