“Ragazzi in cammino” a Pitocco, organizzato il primo evento

Venerdì 6 settembre nella nostra parrocchia di Santa Maria Goretti, in località Pitocco a Vico nel Lazio, si è tenuto il primo evento pubblico della “Associazione culturale ragazzi in cammino Ets” Insieme ai nostri ragazzi abbiamo fatto un cammino bello e vero, un cammino che risveglia la loro umanità e mantiene desto il loro cuore, un cammino che li accompagna a scoprire la bellezza del cristianesimo. Sono tanti anni che camminiamo insieme a loro, li incontriamo durante l’anno, ogni 15 giorni circa, e periodicamente organizziamo eventi insieme alle altre comunità di Comunione e Liberazione del Lazio. Cerchiamo di aprire i loro orizzonti ad esperienze diverse: giornate condivise, convivenze studio, incontri culturali, vacanze ecc. Abbiamo incontrato tanti ragazzi in questi anni, diversi di loro li abbiamo accompagnati dalla scuola media all’università. La serata di venerdì 6 settembre i nostri ragazzi l’hanno vissuta veramente da protagonisti, a cominciare dai preparativi fino allo svolgimento; hanno accolto le persone e organizzato i giochi per i più piccoli,  hanno coinvolto diversi genitori nella preparazione della cena: il fatto di vederli così partecipi è stata per noi una grande gioia. Un valore importante alla serata lo ha dato la bellissima testimonianza di Avsi India, tenuta da Tommaso Quadrini, un nostro amico di Frosinone che in quella nazione, accompagnato dalla famiglia, di recente ha anche vissuto un’esperienza lavorativa. E poi che dire del nostro parroco, don Luigi Battisti?  Ha accompagnato i canti con la chitarra e  insieme a noi hanno cantato anche il sindaco uscente di Vico nel Lazio,  Claudio Guerriero, che per tanti anni ha messo in bilancio un aiuto economico per il nostro gruppo, ed il neo sindaco Stefano Pelloni che continuerà a sostenerci. Da qualche anno il nostro gruppo si è costituito, come detto, in “ASSOCIAZIONE CULTURALE RAGAZZI IN CAMMINO ETS” e a questa si può conferire anche il 5xmille. Desideriamo ancora camminare insieme per portare proposte  belle ed interessanti sul nostro territorio, rivolte soprattutto ai giovani e ai giovanissimi! di Angela Cavalli

Educazione alla fede dei ragazzi: presto un documento dei vescovi del Lazio

Lunedì 9 e martedì 10 settembre 2024, presso il Centro Santa Maria dell’Acero a Velletri, si è tenuta l’Assemblea plenaria dei Vescovi della Conferenza Episcopale Laziale (CEL). L’incontro si è aperto con una relazione di Mons. Mariano Crociata, Vice presidente della CEL e Presidente della Commissione regionale Dottrina della Fede, Annuncio e Catechesi, circa il cammino dell’Iniziazione cristiana dei ragazzi nella regione Lazio, anche alla luce del convegno regionale degli Uffici Catechistici Diocesani tenutosi ad Anagni il 4 e 5 luglio 2024. In seguito a quanto emerso, i Vescovi hanno concordato di pubblicare nel prossimo mese di gennaio 2025 un documento che proporrà a presbiteri, diaconi, catechisti, famiglie e fedeli del Lazio alcuni criteri condivisi sull’educazione alla fede dei ragazzi, tenendo presente l’importanza del coinvolgimento in essa di tutta la comunità ecclesiale. È seguita una relazione del gesuita padre Hans Zollner, sul tema della Tutela dei minori e delle persone vulnerabili nella regione ecclesiastica laziale. Si è dunque proceduto ad alcuni adempimenti e nomine: – don Pietro Rongoni, della diocesi di Civita Castellana, è stato nominato Assistente regionale UNITALSI; – La signora Caterina Cossiga è stata nominata Incaricata regionale femminile della FUCI I Vescovi hanno anche condiviso alcune iniziative in vista del Giubileo del 2025. (nella foto, da Vatican News, la visita ad limina dei vescovi del Lazio a papa Francesco nel marzo 2024)

La “Madonna lignea” di Vico nel Lazio a Roma per il Giubileo

Sono passati 29 anni da quando la statua della Madonna lignea fece il suo ritorno a Vico nel Lazio, nel settembre del 1995, dopo essere stata recuperata dai militari della Finanza in un casolare della campagna romana. Ignoti trafficanti di opere d’arte l’avevano infatti trafugata dalla chiesa di San Martino, una prima volta nel 1975 ed una seconda volta nel 1994. Adesso però la Madonna lignea riparte dal paesino per essere dapprima restaurata, a cura della Soprintendenza e grazie anche ai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, e poi per essere esposta nella mostra “Nel tuo nome, l’arte parla di comunità”, in programma durante il Giubileo, presso palazzo Braschi, a Roma, dal mese di aprile del prossimo anno. La cerimonia di saluto per la partenza della Madonna lignea si è svolta sabato 31 agosto, presso la chiesa di San Martino, alla presenza del parroco don Luigi Battisti, del sindaco Stefano Pelloni, del priore della “confraternita orazione e morte” Maria Vittoria Battisti e di un folto gruppo di fedeli. Il coro parrocchiale, diretto dal maestro Luciano Velluti, ha animato la cerimonia con numerosi canti mariani. Dal canto suo Federica Romiti, responsabile dei beni culturali della diocesi di Anagni-Alatri, ha portato i saluti del vescovo monsignor Ambrogio Spreafico ed ha presentato Arianna Ercolani, restauratrice, e Andrea Nante, curatore della mostra romana. Quest’ultimo ha sottolineato il legame tra la comunità e l’effige sacra, esplicitando anche le motivazioni che hanno indotto la Cei a scegliere proprio quest’opera d’arte, tra tutte le altre presenti in Italia, per fruire di un apposito restauro conservativo a cura della Soprintendenza. Al termine della cerimonia il sindaco e il priore hanno espresso soddisfazione per la scelta del restauro, sottolineando il profondo legame che unisce i fedeli di Vico alla Madonna, tanto che, come ricordato dal parroco don Luigi Battisti, ben 5 chiese del paese sono dedicate a Maria. Il gruppo ligneo, alto 123 centimetri, è costituito dalla Madonna seduta con il bambino in braccio; risale al XII-XIII secolo ed è stato realizzato, probabilmente, da artisti laziali. Una dettagliata relazione sull’opera è stata elaborata da Caterina Bizzarri ed inserita nella pubblicazione “Reliquie e reliquiari di Vico nel Lazio e Trisulti con novità storiche ed architettoniche” di Salvatore Iacobelli ed Aldo Cicinelli. Notizie sulla Madonna lignea sono reperibili anche sulla guida turistica di Natale Tomei e nella scheda elaborata dal critico d’arte Mario Ritarossi, nel calendario del 2000 di Arti Grafiche Tofani.

I nostri giovani pellegrini a piedi alla Santissima

Una nuova e bella iniziativa è stata presa dalle Pastorali giovanili e vocazionali delle diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino. Si tratta di un pellegrinaggio a piedi al santuario della Santissima Trinità, che si terrà venerdì 6 settembre, Nel manifesto trovate tutte le info per partecipare, l’importante è ritrovarsi alle ore 8 nel paese di Vallepietra, dove c’è pure la possibilità di parcheggiare comodamente, anche nei pressi del piccolo cimitero, da dove è prevista poi la partenza per l’ascesa al santuario. Per quanti non se la sentissero di andare a piedi, c’è comunque la possibilità di partecipare, raggiungendo il santuario con l’auto, e partecipare alla Messa, che verrà celebrata alle 10.30. Ricordiamo che nell’area del santuario ci sono dei percorsi obbligati e che non si può assolutamente derogare da questi, per motivi di sicurezza. Il pellegrinaggio verrà guidato da don Luca Fanfarillo e don Tonino Antonetti.

In preghiera per la Cura del Creato

Come ogni anno , siamo chiamati a celebrare la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato , che ricorre per l’appunto il 1° settembre. Questa Giornata segna l’inizio del Tempo del Creato, che si concluderà il 4 ottobre, nel giorno della festa liturgica di San Francesco d’Assisi. Con i fedeli di tutto il mondo anche noi siamo chiamati a promuovere e a partecipare a momenti di incontro e di preghiera, ma anche ad assumere degli impegni i più concreti possibile per la salvaguardia e la custodia del Creato, ad iniziare da quello che ci sta attorno..

Giovanni Paolo II ad Alatri 40 anni fa: una mostra per ricordare l’evento

Giovanni Paolo II ad Alatri, 40 anni fa. Ma, sia pur a distanza di tanto tempo, quell’evento resta memorabile per gli “alatrini”, appellativo con cui si rivolse il Papa alla folla di fedeli assiepata a Civita. La documentazione messa a disposizione dalla diocesi di Anagni-Alatri, dal Comune di Alatri e da tanti privati e solerti cittadini farà rivivere l’evento in quanti erano presenti e in tutti coloro che ne hanno solo sentito parlare, grazie ad una mostra documentaria che verrà inaugurata lunedì 2  settembre presso il chiostro di San Francesco (tutte le info nel manifesto) e che resterà aperta fino al 10. In quell’occasione, San Giovanni Paolo II ebbe a dire tra l’altro: «Sono venuto per esprimervi la mia affezione e la mia stima per la vostra antica città, la mia soddisfazione nel sapere quanto fervida sia la vostra tradizione religiosa attraverso i secoli. Questa visita vuole essere anche un incentivo a non venir mai meno a questo patrimonio di fede e di sensibilità religiosa». «Un evento davvero memorabile per gli alatrensi», sottolinea il sindaco di Alatri, Maurizio Cianfrocca, in una dichiarazione resa a Massimiliano Pistilli per il sito Alessioporcu.it

“La preghiera per la pace” a “La notte dell’anello” di Torre Cajetani

“La preghiera dei popoli per la pace”, che il parroco di Torre Cajetani, don Rosario Vitagliano, guiderà alle ore 21 di sabato 31 agosto, sarà uno degli appuntamenti della settima edizione de “La Notte dell’Anello”, la manifestazione organizzata dall’Associazione culturale “Radici” di Alatri, in collaborazione con “Turris in Fabula” e il blog “Storicamente Torre” e che si terrà per l’appunto il 31 agosto a Torre Cajetani, presso il Castello Teofilatto. «La pace della “terra di mezzo” – fanno sapere gli organizzatori della kermesse culturale – che poi in fondo è il tema centrale del Signore degli Anelli ed è ciò che vogliamo anche che divampi da Torre, riprendendo anche l’invito del vescovo Ambrogio a pregare incessantemente per la pace. È un momento particolare e suggestivo che abbiamo voluto fortemente per fare nostro l’impegno per la pace». Ma diamo un’occhiata complessiva al programma, con il castello di Torre Cajetani che, con la sua imponente torre e l’atmosfera storica, è la location perfetta per questo evento. Ricorda le fortezze della Terra di Mezzo, offrendo ai partecipanti un’esperienza immersiva nel mondo fantastico di Tolkien. L’evento inizierà alle 17 con giochi a tema “Il Signore degli Anelli” per i più piccoli, seguiti da tre conferenze. Alle 17:30 Marco Sarandrea, Biagio Cacciola e Luigi Vacana parleranno dell’uso delle piante medicinali sia nel mondo di Tolkien che nel nostro. Alle 18:15, Pietro Teofilatto, Daniele Baldassarre, Ennio Quatrana, Gabriele Paris e Valentina Cardinale confronteranno le fortezze medievali della Ciociaria con quelle descritte ne “Il Signore degli Anelli”, esplorando l’influenza delle architetture medievali sull’immaginario tolkieniano. Dopo una pausa per la cena, la conferenza principale vedrà studiosi come Saverio Simonelli, Sir Percival, Paolo Gulisano, Angelo Astrei e Francesco Severa discutere il tema dell’umiltà nelle opere di Tolkien. Un aspetto che sarà analizzato nei suoi molteplici aspetti, con un focus sulla sua rilevanza contemporanea. L’intrattenimento musicale sarà curato da Luca Santucci e dal Quartetto Syrinx, che con le loro melodie medievali trasporteranno i partecipanti direttamente nelle atmosfere del libro. Alle ore 21, come detto, il parroco di Torre Cajetani don Rosario Vitagliano presiederà la preghiera dei popoli per la pace. “La Notte dell’Anello” è un appuntamento imperdibile per gli appassionati di Tolkien. Oltre a scoprire nuovi aspetti dell’autore, i partecipanti potranno riflettere sulla sua attualità, dimostrata dai numerosi adattamenti cinematografici e serie tv. Con l’uscita imminente della seconda stagione de “Gli Anelli del Potere”, l’evento offrirà un’occasione unica per approfondire la conoscenza di un autore che continua a influenzare la cultura popolare e a ispirare nuove generazioni di lettori.

Ad Anagni per rivivere lo storico “Schiaffo”. Tante le iniziative del Museo della Cattedrale

Come ogni anno, nella settimana della ricorrenza dello storico “Schiaffo” ricevuto da papa Bonifacio VIII negli ambienti adiacenti alla Cattedrale, il Museo della Cattedrale di Anagni organizza una serie di eventi dedicati. Il 6 settembre il museo aprirà le sue porte e i suoi tesori ai visitatori eccezionalmente di sera. In una cornice di gran fascino, con le fiaccole e le luci scenografiche a sottolineare l’incantevole monumentalità del più importante edificio sacro di Anagni, sarà possibile effettuare uno speciale tour lungo le sale del complesso architettonico, accompagnato da figuranti delle contrade anagnine vestiti con abiti medievali.Persino la Cripta di San Magno, opera pregevole e capolavoro indiscusso dell’arte italiana del Duecento, si ammanterà di maggiore e irresistibile bellezza grazie alla visita guidata serale.A conclusione del tour, i visitatori potranno godere della fresca brezza di fine estate nel chiostro della Cattedrale, solitamente chiuso al pubblico, allietati dalle note di un piccolo e inedito spettacolo ispirato al Medioevo, assolutamente esclusivo, sotto il cielo stellato.Una serata imperdibile per salutare insieme l’estate e apprezzare la ricchezza dell’arte e della storia della nostra terra.I turni di visita disponibili saranno alle 19:00 – 19:30 – 20:00 – 20:30 – 21:00 – 21:30.Il costo del biglietto d’ingresso sarà di 12 euro, ridotto a 6 euro per ragazzi tra 6 e 18 anni e gratuito per bambini sotto i 6 anni di età.Non sono previste ulteriori riduzioni o gratuità; le promozioni in corso non sono valide per i biglietti dell’evento. Sabato 7 settembre, giorno in cui avvenne lo storico assalto alla città di Anagni, alle 18, nel chiostro della Cattedrale, sarà presentato il progetto AudioZoom per il MuCA a cura di eArs.Si tratta di un progetto realizzato con i “Contributi a Biblioteche, Musei e istituti similari, Ecomusei e Archivi storici iscritti alle organizzazioni regionali O.B.R., O.M.R. e O.A.R. per l’anno 2023” che prevede la realizzazione di sei tracce audio raggiungibili tramite dei QR code posizionati in vari punti strategici fuori e dentro la Cattedrale e il Museo. Attraverso questi audio e il progetto di gamification connesso, si potranno approfondire aspetti legati a papa Bonifacio VIII, al primo Giubileo da Lui istituito e al monumento più importante presente nella sua città natale.A seguire, il prof Lorenzo Proscio, autore del volume “Lo Schiaffo di Anagni. La storia, i luoghi, le leggende” edito da Edizioni Efesto, presenterà le vicende che hanno coinvolto i francesi, i Colonna, i Caetani e gli abitanti di Anagni in quei concitati giorni, facendo finalmente chiarezza sui luoghi che furono teatro dello scontro. Il dibattito sarà animato dal prof Davide Angelucci, storico dell’arte. L’ingresso è libero. Ma non è tutto. Per coinvolgere ancora di più i visitatori in questo affascinante viaggio nel tempo alla scoperta delle vicende che hanno reso così famosi questi luoghi, il MuCA aprirà al pubblico l’orto dei Canonici e i cosiddetti “Grottoni” della Cattedrale, le sostruzioni dell’antica canonica e dell’episcopio.Tale evento si svolgerà domenica 8 settembre e si potrà partecipare alle visite guidate alle ore 11:00 o alle ore 12:00.Il costo del biglietto d’ingresso sarà di 5 euro, ridotto a 3 euro per i ragazzi tra i 6 e i 18 anni. Per motivi di sicurezza la visita ai Grottoni non è consentita ai minori di 6 anni.Non sono previste ulteriori riduzioni o gratuità; le promozioni in corso non sono valide per i biglietti dell’evento. Per gli eventi del weekend, la prenotazione è obbligatoria. INFO E PRENOTAZIONI Si può contattare il Museo al numero 0775.728374 (dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00) o inviando una mail a museo@cattedraledianagni.it, oppure scrivendo un messaggio privato alla nostra pagina Facebook. A causa della necessità di contingentare il numero degli ingressi nei vari turni disponibili, si richiede la collaborazione dei signori visitatori nel segnalare per tempo eventuali cambiamenti nelle prenotazioni effettuate, di rispettare l’orario scelto e di attenersi alle indicazioni date dal personale. Dagli organizzatori un grazie all’A.I.A.M. per la gentile collaborazione all’evento.

Anagni: l’omelia del vescovo Ambrogio per la festa di San Magno

San Magno (Anagni 2024)Sapienza 3,1-9; Giacomo 1,2-4.12; Matteo 10,28-33 Sorelle e fratelli, ogni anno ci ritroviamo per celebrare la festa del patrono di questa nostracittà, San Magno, vescovo e martire. Ci potremmo chiedere: perché trovarsi qui insiemeattorno all’altare per ascoltare la Parola di Dio e ricevere il pane di vita eterna, l’Eucaristia?Non basterebbe limitarci a quelle manifestazioni tradizionali a cui partecipano sempre in tantie che pur hanno il loro valore? Cari amici, dovremmo ricordare sempre che se si perdel’origine e il senso delle nostre feste, alla fine non resterà nulla di duraturo e di vero. Questovale anche nelle memorie che conserviamo della storia. Se celebri una donna o un uomo, manon conosci il valore di quanto hanno detto e fatto, a che serve? La memoria, se non aiuta acapire il mondo in cui siamo e a cambiarlo, come ha fatto nel suo tempo la persona che siricorda, rimane qualcosa di superficiale e anche inutile.Noi siamo in un mondo dallo sguardo corto, con scarsa visione del futuro, un mondo chepensa ad arraffare il più possibile quello che trova oggi. Così si pensa spesso al propriointeresse o a quello dei propri sodali, mentre poco si investe sul bene di tutti, e soprattuttopoco si ragiona con uno sguardo lungo. Così il mondo si popola di egoismi, di solitudini, diaffaristi, di violenza e di guerre. I santi, in modi diversi, hanno scelto di essere custodi e servidel bene. Ascoltatori non di sé stessi, ma del Vangelo, hanno lottato per il bene, hanno diffusoamore, hanno difeso i poveri, si sono opposti alle ingiustizie. Erano certi che Dio li avrebbesostenuti, accompagnati, e si sono affidati a lui. Come abbiamo ascoltato nel Vangelo,sapevano che per il Signore la loro vita era preziosa. Sì, sorelle e fratelli, anche noi siamopreziosi agli occhi di Dio. Lui conta su di noi, su ognuno di noi. Sa che, pur nella fatica e nellepaure della nostra vita, tutti desideriamo il bene, vorremmo vivere insieme in pace. Lasolidarietà che molti cercano di vivere anche in questa città e in questa terra, benedetta dauna lunga storia di fede e di una cultura radicata nella fede è un segno di questo desiderio. Labellezza della nostra cattedrale ne è un esempio fra tanti. Essa custodisce una lunga storia difede, che è diventata cultura anche in tempi difficili e che oggi ci deve guidare a cercaresempre il bene.San Magno, vescovo e martire, vorrebbe che tutti fossimo donne e uomini che si prendonocura degli altri, che sanno comunicare lo spirito del Vangelo con la parola, l’esempio, l’amoreper tutti, a partire da chi soffre ed è escluso. Tutti hanno bisogno di amore! Ma non aspettiamosempre di riceverlo, non pretendiamo che siano gli altri a darcelo. Vuoi essere felice? Impara a dare amore, attenzione, impara a prenderti cura di qualcuno, un anziano, una persona che habisogno di essere semplicemente ascoltata, considerata, un ragazzo o un giovane che nonparla con nessuno, perché sta solo sui social e si isola, e molti altri che stanno attorno a te. Noisiamo qui per questo. Nessuno è al centro, nessuno pretende; solo il Signore è il centro, e perquesto noi possiamo essere sorelle e fratelli, parte di un popolo, una comunità che si trova congli altri, senza prepotenza, con amicizia. Durante la Santa Messa ascoltiamo, preghiamo,cantiamo (sempre una preziosa corale la vostra!), ci scambiamo il segno della pace, cinutriamo del pane dell’Eucaristia, il cibo che nutre il nostro animo. Tutti e ciascuno nella suaparticolarità è amato da Dio. Questa dovrebbe essere la nostra vita ogni giorno, comel’Eucaristia che celebriamo. Certo, sarebbe necessario esserci almeno la Domenica, il giornodel Signore, così da vivere lo spirito che qui ricevi attorno al Signore con i fratelli e le sorelle,con questo popolo con cui condividi la tua vita. È questo amore generato dalla fede che creauna cultura umana e fraterna.Poi cammineremo insieme con lo stesso passo, per le vie di questa bella città, tempopermettendo. San Magno ci accompagna, e pensiamo che con il suo passaggio entri in ognicasa e possa essere di benedizione e aiuto per tutti per renderci custodi dell’amore e dellapace dono di Dio. Quanto bisogno abbiamo di pace in un mondo bellicoso, poco capace disognare e costruire la pace, rassegnato alla guerra come se fosse parte normale della storia,mentre è solo frutto di chi cede alla forza del male e a quell’odio che quando si insinua nelcuore ne diventa padrone. “Beato l’uomo che resite alla tentazione”, abbiamo ascoltato nellalettera di Giacomo. Ognuno ha tanti sentimenti, pulsioni, passioni dentro di sé. A volte si cedee si diventa aggressivi, prepotenti, violenti. Anche la nostra città e questa terra non è esenteda parole e gesti di violenza. Non possiamo condividerli e non possiamo sempre stare aguardare, come se non riguardassero anche noi. Come non possiamo far finta di nientedavanti allo scempio di questo territorio non solo del passato, ma di oggi. Penso ad esempio aquanti incendi stanno distruggendo un patrimonio che ci vorranno anni per ricostruirlo. Sivergognino coloro che lo provocano e ricordatevi che l’omertà e il silenzio sono complicità! Eche dire della piaga del caporalato, che percorre il nostro Paese da nord a sud e che risvegliala nostra coscienza solo quando muore qualcuno? Non possiamo accettare tutto questo!Sorelle e fratelli, San Magno risvegli in noi il desiderio del bene, la scelta per la pace e laconvivenza pacifica e fraterna. San Magno non era nato qui, ma qui portò lo spirito fraterno ebenefico della parola di Gesù. La sua memoria sia di aiuto e di sostegno per tutti noi, proteggai piccoli e i giovani dalle false illusioni, sorregga gli anziani e i malati nella fragilità, sia seme disaggezza per chiunque ha una responsabilità nella società e nella Chiesa, ci renda segno diquella famiglia umana di fratelli e sorelle, di cui il mondo ha bisogno. Custodiamo la suamemoria come una testimonianza preziosa per la nostra vita e come un segno dell’amore diDio per noi, per questa terra e per questa bella città. Amen!