L’attenzione per il Creato ci ha messo in comunione, sabato 17 settembre, per l’incontro di preghiera ecumenica che si è svolto ad Anagni, nei locali del Seminario minore.

L’esperienza, come l’ha qualificata il nostro Vescovo Lorenzo Loppa, è stata come un arcobaleno, per la diversità di sensibilità, età e linguaggi delle persone convenute a pregare per la Casa comune.

L’evento è stato voluto e preparato dalla Commissione dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso (Sr. Gabriella Grossi, Stefania Caponera, Ornella Colavecchi, don Marcello Coretti e Grazia Passa) e presieduto dai leader di più confessioni cristiane per l’occasione del Tempo ecumenico del Creato: Mons. Lorenzo Loppa, Vescovo della diocesi Anagni-Alatri, Dott. Massimo Aquilante, Pastore della Comunità Valdese, Pope P. Florentin Mitilelu, parroco della Comunità Ortodossa Romena, Sig. Stefano Cacciatore, Evangelista della Chiesa Neoapostolica.

La preghiera unanime è stata di lode al Signore per ringraziarlo delle meraviglie create e di pentimento per le ferite alla Madre Terra e alle specie viventi. Questo duplice movimento di benedizione e di lamento è stato ispirato da Il Tempo del Creato 2022 che, in sintonia con il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, esorta ad «ascoltare la voce del Creato» ma anche il suo «grido», per denunciarne gli abusi inferti e per reagire.

In più momenti dell’incontro sono stati protagonisti i ragazzi del dopo Cresima e dell’Azione Cattolica di alcune parrocchie di Anagni. La loro presenza è stata davvero un segno di bella speranza e ha emozionato molto, come ha sottolineato il Sig. Stefano Cacciatore, Evangelista della Chiesa Neoapostolica.

Suor Gabriella Grossi ha accolto l’assemblea apprezzando la presenza dei cristiani della Comunità valdese e neoapostolica e degli aderenti ai vari movimenti e associazioni ecclesiali diocesane. Ha sottolineato il cammino che sta facendo incontrare le varie chiese e pregare sui grandi temi che riguardano l’uomo: il centro, infatti, della comune Fede, è il Signore Gesù Cristo, unico mediatore della Salvezza. Suor Gabriella, poi, citando il libro della Sapienza, ha ricordato che Dio ha creato ogni cosa come espressione del suo Amore (cfr. Sap 11,24) e che l’ha affidata a noi uomini e donne perché ce ne prendessimo cura con amore.

Il Pastore Aquilante ha introdotto la preghiera commentando il passo biblico de “Il Roveto Ardente”, icona dell’incontro; il cuore di questa Parola è l’ascolto: Dio ascolta il suo popolo e noi siamo chiamati ad ascoltare, anche il Creato.

I ragazzi sono stati in prima linea nei momenti seguenti della preghiera: all’inizio hanno appeso nastri rossi sull’immagine predisposta del Roveto Ardente; hanno letto il Salmo di lode, le preghiere di lamento e le intercessioni; avendo ascoltato la voce e il grido della Terra, hanno espresso la loro personale lode e denuncia. I ragazzi della parrocchia di San Giacomo hanno raccolto in un manifesto scorci belli della natura fotografati durante le vacanze estive insieme a loro pensieri di stupore e di preoccupazione. Sono emersi così il ringraziamento per il dono della bellezza dei mari, delle montagne, dei laghi, della natura in genere, fonte di ispirazione per la preghiera; insieme al grazie, il grido a ridurre la plastica e non le acque, ad agire oggi per tutelare le generazioni future, con urgenza per salvare il dono della Terra. Infine hanno invocato il Signore con richieste di aiuto: a prendere coscienza, a non rovinare il Creato, a reagire usando in modo sostenibile le risorse.

I giovanissimi di AC di Sant’Andrea-S. Angelo, e due ragazzi di S. Maria Imperatrice di Tufano ha espresso dolore e speranza mimando la bellissima poesia di Sofia Celani “Mine danzanti”: Madre Terra custodisce l’uomo, ma le persone la feriscono aggredendola. Segue, tuttavia, una conversione: i corpi neri, prima aggressivi, si rivestono di bianco e con docilità riabbracciano la Natura ripristinando l’armonia ferita.

I ragazzi di Santa Maria Annunziata, in piccola ma decisa rappresentanza, hanno invitato l’assemblea a cantare “Dolce Sentire” per rivivere l’animo pacifico di San Francesco, tanto attento a Madre Terra.

Testa e cuore dell’incontro è stata la Parola di Dio: dopo aver ascoltato l’iniziale passo sul Roveto Ardente (Es 3,1-12)), c’è stata la proclamazione delle Letture: la Prima Lettera a Timoteo (1Tm 2,1-8) commentata dall’Ev. Stefano Cacciatore e il Vangelo dell’”amministratore disonesto” (Lc 16,1-13) accompagnato dalla riflessione del Vescovo Lorenzo Loppa. San Paolo ha confermato nella sua Lettera quanto in germe ha proposto l’incontro ecumenico di preghiera: che Dio «vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti». Il Vangelo, come ha evidenziato il Vescovo Loppa, ci chiama ad amministrare quello che Dio ci ha affidato.

Il Pope Florentin ha inneggiato la solenne preghiera recitata da Sant’Ambrogio in occasione del Battesimo di Sant’Agostino e tradizionalmente pregata, dalla Chiesa ortodossa, in cerimonie festive come l’inizio dell’anno scolastico o dell’anno nuovo.

La Benedizione è stata impartita dai 4 pastori, significando pienamente l’armonia invocata.

Ci si è salutati in convivialità, con un momento di agape. Qui c’è stato il tempo per far risuonare lo stupore del momento vissuto, bello, ricco e giusto, in quanto il Creato va onorato e custodito, perché onorandolo si onorano il Creatore che ce lo ha dato e le creature che lo condividono. Pregare è necessario per aprire i cuori dei cittadini e di chi governa a fare scelte buone.

Lo spirito ecumenico dell’evento è stata una significativa speranza, frutto di un cammino che ha preceduto il Concilio Vaticano II e che ora si fa più concreto. La presenza dei ragazzi, già di per sé preziosa, è stata importante per far vivere loro l’esperienza arricchente della preghiera interconfessionale e per dar voce alla loro giovane sensibilità per il Creato.

 

Con sincera gratitudine un pensiero va a chi ha preparato questo momento di preghiera, cioè ai leader delle Chiese che hanno partecipato, e poi a suor Gabriella e ai collaboratori dell’Ufficio per l’Ecumenismo; grazie poi a Donato che ha animato con il canto la celebrazione e infine grazie ad Annarita, a Caterina, a Suor Cleopatra, a Giuseppina, a Letizia, a Rachele, e a Silvia, le catechiste che hanno compagnato i ragazzi protagonisti nell’incontro.

 

Silvia Anielli

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