Oggi, nella solennità dell’Annunciazione del Signore, il vescovo Lorenzo Loppa ha scritto una lettera al presbiterio. Ecco il testo:

Loppa messa crismale oli sacri

 

Carissimi,

al centro dell’Anno liturgico c’è la Settimana Santa, consacrata alla celebrazione annuale della Pasqua. Al culmine della Settimana Santa si colloca il Triduo della morte, sepoltura e risurrezione del Signore Gesù Cristo. Il vertice del Triduo, a cui tende tutta la nostra Quaresima di conversione, è costituito dalla Veglia pasquale in cui rinnoveremo gli impegni del nostro Battesimo.

Stiamo vivendo ancora giorni difficili per la pandemia da Covid-19, anche se la speranza – che continua ad affiancare ancora una situazione di smarrimento e ansia – ha dei motivi in più per respirare, come, ad esempio, la possibilità del vaccino e una messa a punto più efficace degli antidoti di contrasto al Coronavirus. Sarà, allora, possibile la partecipazione dei fedeli in presenza alle celebrazioni liturgiche della grande Settimana, nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e il protocollo da osservare all’interno delle chiese. A differenza dell’anno passato, potremo celebrare la Messa crismale nel giorno e nell’ora ormai consacrati dalla tradizione. L’appuntamento è per

                         mercoledì 31 marzo, alle ore 18, in Cattedrale.

Aggiungo solo una cosa, che ci deve stare molto a cuore e che quest’anno deve vederci particolarmente sensibili e generosi: la colletta per la Terra Santa. La cura dei Luoghi Santi deve essere al centro della nostra preoccupazione, ma non solo perché sono i luoghi dell’Incarnazione, ma anche perché la situazione che si è creata con la pandemia ha impoverito ancora di più i cristiani di quella terra che hanno perso il lavoro e la possibilità di vivere dignitosamente per l’assenza completa dei pellegrini. E questo è vero per le persone e per le comunità. La lettera del Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il Card. Leonardo Sandri, è particolarmente realistica ed eloquente. Ve la invio perché ne possiate far tesoro insieme ai nostri Fedeli.

Il 19 marzo u.s., solennità di San Giuseppe, in occasione del 5° anniversario della pubblicazione dell’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia”, Papa Francesco ha inaugurato l’Anno “Famiglia Amoris Laetitia” che si concluderà il 22 giugno 2022 in occasione del X incontro mondiale delle Famiglie a Roma. La pandemia ci ha fatto riscoprire ancora di più il ruolo della Famiglia come chiesa domestica e l’importanza dei legami tra le famiglie. Avremo più di un anno a disposizione per rimettere al centro del nostro interesse e del nostro impegno la Famiglia con molte proposte e iniziative in sintonia con l’Ufficio diocesano della Famiglia e non solo a livello diocesano, ma anche a livello foraniale e parrocchiale. La Famiglia deve diventare sempre di più la misura della missione della Chiesa e dell’impegno pastorale. Se un riconoscimento sociale della Famiglia più concreto e visibile lo chiediamo allo Stato, a maggior ragione è necessario garantire alla stessa un tale risalto nelle nostre comunità.

Mi avvio alla conclusione notando ancora che l’8 dicembre del 2020, in occasione del 150° anniversario della proclamazione di San Giuseppe patrono della Chiesa universale da parte del Beato Pio IX, è iniziato un Anno speciale dedicato alla figura di questo Santo che avrà termine l’8 dicembre di quest’anno. La pubblicazione della Lettera apostolica “Patris Corde” di Papa Francesco, accompagnata dal Decreto della Penitenzieria Apostolica con il dono di speciali indulgenze, offre particolari sollecitazioni e occasioni per venerare San Giuseppe, approfondire di più la sua missione di custode dei tesori della Redenzione e invocare la sua protezione sulla Chiesa, sulle famiglie e sull’intero popolo di Dio.

San Giuseppe, silenzioso e buono, fedele e mite, forte e coraggioso ci insegna cosa dobbiamo fare come amici di Gesù e pastori. Di lui possiamo imitare il silenzio attivo di un cuore capace di ascoltare in maniera così profonda il mistero dell’altro, da farsene delicato e amorevole custode, senza tradirne mai il segreto.

E’ l’augurio che faccio a Voi e a me e che accompagno con quello di Buona Pasqua.

Arrivederci alla Messa crismale

Anagni, 25 marzo 2021

Solennità dell’Annunciazione del Signore

+ Lorenzo Loppa

 

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