Grande e raccolta partecipazione domenica 2 aprile alla Via Crucis, organizzata dal vicario diocesano e rettore del santuario della Santissima Trinità di Vallepietra monsignor Alberto Ponzi, lungo il percorso contemplativo intitolato a san Giovanni Paolo II e che si snoda nelle campagne tra Piglio e gli Altipiani di Arcinazzo. Una iniziativa voluta anche in occasione della morte di Karol Woytila e in ricordo della sua ultima a visita, effettuata a Piglio nell’aprile2004.

La Via Crucis è stata guidata dallo stesso don Alberto Ponzi, alla presenza di don Maurizio Mariani, del dicono frate Lazzaro Longhi del convento di san Lorenzo, e dei sindaci delle comunità di Piglio, di Trevi nel Lazio, di Jenne, di Arcinazzo Romano e di Vallepietra, oltre a fedeli provenienti dalle stesse comunità e dagli Altipiani

Le 15 stazioni con le sacre immagini della Via Crucis sono in ferro battuto, delle dimensioni 3 metri x 3 ciascuna, e sono state realizzate dallo scultore di Alatri Adamo Dell’Orco, grazie alla generosità dei fedeli del circondario di Piglio e degli Altipiani di Arcinazzo; la Via Crucis si sviluppa lungo il percorso contemplativo in un luogo ameno che richiama ogni giorno numerosi fedeli. San Giovanni Paolo II, un anno prima della sua scomparsa terrena, aveva dato testimonianza vivente dei suoi legami con le bellezze naturali, scegliendo un angolo sconosciuto di Piglio per pregare intensamente in una tenda e per contemplare le bellezze del Creato.

Bene quindi ha fatto don Alberto Ponzi ad organizzare la Via Crucis con il titolo “Con Giovanni Paolo II. Unione dei popoli, percorso dello Spirito” insieme a Dina Passeri e a Cristian Scarfagna che hanno dato un grosso contributo organizzativo

Il prossimo appuntamento sullo stesso posto tanto amato dal papa polacco, che qui arrivò lontano dai riflettori, in gran segreto e accompagnato solo da una scorta discreta, è per domenica 30 aprile, in occasione del dodicesimo anniversario del cammino contemplativo, inaugurato a suo tempo dal vescovo Lorenzo Loppa. Sempre nel 2011 l’amministrazione comunale di Piglio fece installare sui prati di Santo Biagio – altri nome dato a questa località – una statua in resina e due stele in marmo bianco dell’artista Egidio Ambrosetti, oltre a delle frasi storiche di Karol Woytila riportate su dei sassi lungo il percorso, a ricordo perpetuo della visita privata del pontefice polacco.

Giorgio Pacetti

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